RIFLESSI

Lettore! soffermiamoci ed io su questo dolce Capitolo, e segnalo l'amore condiscendente di Gesù, nell'adottare così il suo discorso, sotto l'immaginario delle parabole, serve sicuramente ad insegnarci la tenerezza del suo cuore verso i suoi redenti, come per discendere alle più umili capacità del suo popolo; e affinché nessuno erra nell'apprensione, varia il suo soggetto illustrando sotto varie similitudini le verità importanti relative al suo regno.

Ma affinché tutti possano essere impressionati dall'eterna linea di distinzione tra i suoi figli e i figli del malvagio, sotto qualunque figura, o parabola, egli afferma che il soggetto Gesù non lo perde mai di vista. Il buon seme, o il lievito, il tesoro nascosto nel campo, o il bene raccolto in vasi, sono tutti fatti per rappresentare l'esatto contrario degli ascoltatori lungo la strada, il terreno sassoso, le spine e le zizzanie; che espongono uniformemente lo stato dei reprobi e il seme del diavolo.

In ogni parte di questo benedetto Capitolo, il Signore Gesù ha disegnato, come in un raggio di sole, la sorprendente differenza, e ha mostrato che i caratteri, provenienti da ceppi così diversi, non possono mai unirsi; affinché il buon seme diventi zizzania, o la zizzania buon seme. Signore Gesù! concedi al tuo popolo la grazia di scoprire che in mezzo a tutte le loro lamentele di inutilità e simili, ancora i tuoi redenti sono tuoi e il Signore. li possederà. Oh! per grazia, avere tutto il nostro frutto in Gesù, e la fine della vita eterna.

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