"Dicendo, ho peccato in quanto ho tradito il sangue innocente. E dissero: Che cos'è questo per noi? vedi a questo. (5) E gettò le monete d'argento nel tempio, e se ne andò, e se ne andò. e si impiccò. (6) E i sommi sacerdoti presero i pezzi d'argento e dissero: Non è lecito metterli nel tesoro, perché è il prezzo del sangue. (7) E si consigliarono e comprarono con loro il campo del vasaio, per seppellire gli stranieri.

(8) Perciò quel campo fu chiamato, Campo di sangue, fino ad oggi. (9) Allora si adempì ciò che era stato detto dal profeta Geremia, dicendo: E presero i trenta sicli d'argento, il prezzo di colui che era stato valutato, che stimavano i figli d'Israele; (10) E li diede per il campo del vasaio, come il Signore mi aveva stabilito».

L'orribile conclusione della vita del traditore, è qui molto opportunamente introdotta, come per mostrare, che prima dell'atto spaventoso che doveva seguire la sua perfidia, nella morte del suo Maestro, era avvenuta; la propria morte, e quella del tipo più orribile, nell'auto-omicidio, in cui, universalmente considerata, la natura, non influenzata dal diavolo, deve sempre ritrarsi, dovrebbe essere compiuta. E come aborrito, sia da Dio che dall'uomo; quando si sarà impiccato, il suo stesso corpo avrà un altro segno d'infamia e le sue viscere sgorgheranno. Atti degli Apostoli 1:18

Rimando il Lettore alla "Concordanza dei poveri", nel rispetto del campo acquistato con i soldi del traditore. Vedi Aceldama. E il pentimento stesso, come è stato giustamente chiamato, è opportuno notare, perché non c'era in esso alcun atto della grazia di Dio, ma semplicemente un orrore dell'anima, nella coscienza dell'atto terribile che aveva commesso; un'agonia d'animo, che per la paurosa attesa della miseria per sempre, lo costringeva a balzare subito all'inferno, incapace di sopportare le punture di una coscienza peggiore dell'inferno stesso? L'errore, come alcuni hanno supposto, nell'applicare al profeta Geremia ciò che è stato consegnato da Zaccaria riguardo ai trenta sicli d'argento, è facilmente rettificabile, solo supponendo, ciò che è più probabile che sia stato il caso, che la profezia di Zaccaria su questo argomento, fu raccolto da un sermone di Geremia; o quello, come è stato detto, gli ultimi quattro capitoli di Zaccaria erano stati scritti prima di Geremia. Ma in entrambi i casi non diminuisce l'autorità delle parole stesse, né altera minimamente la loro importanza.

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