IL VANGELO SECONDO S. MATTEO.
OSSERVAZIONI GENERALI
Un'osservazione generale incontrerà il Lettore, al suo ingresso, su tutti e quattro i Libri degli Evangelisti: cioè, che sono diretti ad un unico e medesimo argomento interessante. Formano una corrispondente armonia e accordo, nel dare la storia del beato GES. E quindi formano, quando presi insieme, l'insieme di quegli annali ispirati, che Dio lo SPIRITO Santo ha ritenuto opportuno dare alla Chiesa, riguardanti la Persona, la Vita, il Ministero, i Miracoli, i Discorsi, la Morte, la Risurrezione, l'Ascensione e l'immutabile Sacerdozio dell'Onnipotente Salvatore del mondo, il quale conoscere veramente è la vita eterna.
La parola Vangelo è presa in prestito dai Sassoni, i primi abitanti di quest'isola. Erano soliti chiamare la nostra santa fede con questo nome. E quindi è probabile che da allora sia stato contraddistinto da questo titolo. Ma forse non sempre fu pronunciato, come ora siamo soliti fare, con il nome di Vangelo; ma piuttosto l'incantesimo di Dio, che significa la benedizione di Dio. E sicuramente, è nel senso più alto e più completo della parola, la più grande benedizione che il SIGNORE GEOVA abbia conferito all'umanità, nel vangelo della salvezza, dal caro FIGLIO di Dio.
Nell'attuale accezione della parola Vangelo, si intende la buona novella; grande gioia a tutte le persone. E anche in questo senso si deve ammettere che Cristo e la sua salvezza sono le più gioiose novelle che siano mai state proclamate agli uomini peccatori e moribondi. Tanto che uno dei Profeti dichiarò che i piedi stessi di coloro che erano stati mandati a predicarlo erano belli. Isaia 52:7 .
Anzi, gli stessi angeli, come se volessero divenire i primi araldi di tale lieta novella in un mondo perduto, si affrettarono a scendere sulla terra nel momento in cui la notizia si spense in cielo, e in una moltitudine insieme cantarono il canto della redenzione: Gloria (dissero) a Dio nel più alto dei cieli, e pace in terra; buona volontà verso gli uomini. Luca 2:10
Il Vangelo, secondo san Matteo, si apre con la genealogia del Signore Gesù Cristo, al tempo di Giuseppe, suo presunto padre; come quella dell'evangelista Luca, traccia il pedigree nella linea della Vergine Maria. E Matteo, porta avanti la storia di CRISTO attraverso tutta la continuazione del nostro SIGNORE sulla terra; compreso un periodo di circa tre e trenta anni e mezzo. Ma l'esercizio del ministero di CRISTO non superò i tre anni e mezzo. Luca 3:23
Il nome di Matteo, o Matthai, significa un dono, o una cosa data. E questo non era un nome inadatto a questo Evangelista, perché si potrebbe davvero dire che fosse dato a CRISTO. E così il Signore Gesù parla del suo popolo, al quale manifestò il nome di suo PADRE, che erano gli uomini che gli aveva dati fuori dal mondo. Di tali, disse GES, che tutti quelli che il PADRE gli aveva dato, dovevano venire a lui; e colui che veniva, non lo cacciava in alcun modo.
Giovanni 17:9 ; Giovanni 17:9 , confrontato con Giovanni 6:37 . Ma oltre a questo nome di Matteo, fu chiamato anche Levi. Luca 5:27 .
E questo doppio nome sembra stabilire che, sebbene fosse pubblicano di ufficio, Matteo era ebreo di nascita. Poiché era comune tra i figli d'Israele dare due nomi ai loro figli; ma non così generalmente con altre nazioni. La storia di Matteo, e la sua meravigliosa conversione, incontreranno il Lettore al suo posto. Lo trattengo qui solo in quelle osservazioni generali, per osservare che come figlio di Abramo, il suo impegno nell'odiosa chiamata di esattore delle tasse per i Romani, che chiamavano pubblicano, e che i figli di Israele consideravano opprimente , deve essere stato per loro più intollerabile quando eseguito da qualcuno del seme di Abramo.
Alcuni ritengono che il Vangelo di Matteo sia stato scritto già otto anni dopo l'ascensione del nostro Signore. Ma altri lo collocano in un periodo successivo, anche a quindici anni. Comunque, in entrambi i casi, supponendo l'ultimo dei due, può servire ad insegnarci con quanta grazia DIO lo SPIRITO SANTO vegliava sulla Chiesa, che prima che quella generazione fosse trapassata; tra i quali erano state compiute le meravigliose azioni del SIGNORE GES; le registrazioni furono fatte a beneficio di tutte le epoche successive della Chiesa, al compimento di tutte le cose.
Non farò ulteriori osservazioni in via preliminare al Vangelo di S. Matteo, ma procedo con il Lettore alla lettura del Vangelo stesso: pregando solo, che il SIGNORE misericordioso che ha chiamato Matteo dal ricevimento della consuetudine, possa , mediante il ministero dei suoi scritti, chiama molti dalle tenebre alla luce e dal potere del peccato e di Satana al DIO vivente. E, se il SIGNORE si degnerà di rendere utile al benedetto proposito il commento di questo povero uomo, affinché sia il lettore che lo scrittore possano trovare su di esso l'unzione dello SPIRITO SANTO, mentre perseguono il delizioso argomento: possano essere abilitati a invitare il SIGNORE GES alle loro case e ai loro cuori, come fece questo Evangelista; e chiama molti Pubblicani e Peccatori a sedere alla santa festa con GES ei suoi discepoli; così tanti,