RIFLESSI.

LETTORE! vi è abbondanza di materia per suscitare molte proficue riflessioni nella lettura di questo capitolo; ma vi prego particolarmente di richiamare la vostra attenzione su quel versetto solenne in esso contenuto, che forma di per sé un volume. Dove non c'è visione, le persone periscono. I ministri più fedeli di Gesù devono lamentare lo scarso successo delle loro fatiche ai giorni nostri: e quando si guardano intorno e fanno un'oziosa indagine, dello stato languido di Sion, molto motivo hanno da piangere, tra il portico e il altare, e ad assediare il propiziatorio, notte e giorno, al grido: Risparmia il tuo popolo, o Signore, e non dare la tua eredità al biasimo.

Ma quale orribile vista offre nella consapevolezza che in molti passi di questa nostra terra colpevole, non c'è visione! Oh! perché il Signore mandi uomini fedeli, ansiosi di guadagnare anime a Cristo! E oh! perché il Signore Gesù venga lui stesso in ogni luogo dovunque mandi la sua parola da Pastori fedeli, secondo il suo stesso cuore, che pasceranno il suo popolo in vera comprensione e conoscenza. Lettore! dove, e sotto quale visione aperta, ti siedi? Quel vangelo, che espone Gesù nelle glorie della sua persona, e nella pienezza della sua salvezza - che umilia il peccatore, ed esalta il Salvatore - che, abbassando la creatura, rende prezioso Gesù; e tende a promuovere la santità nella vita e nella conversazione, nel mostrare tutte le nostre sorgenti di essere in Lui: queste sono verità preziose per mantenere viva l'anima, e per prevenire la magrezza e la perdizione. Lettore! possa essere la tua parte, e la mia, essere così forte nella grazia che è in Cristo Gesù.

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