RIFLESSI.

La mia anima! soffermarsi su questo capitolo. Guarda che rappresentazione forte e commovente offre del carnale, degli sgraziati e degli empi. In ogni stato, e in ogni fase della vita, sono uguali. I giovani, per il calore della giovinezza e la corruzione della natura, sono i più esposti alla terribile rovina qui esposta; ma tutti i periodi della vita sono aperti alle sue particolari e speciali tentazioni. Ed è tutta questa natura umana! Tali ritratti sono presi dalla vita? Tutti preferiscono il godimento momentaneo del corpo, all'eterno benessere dell'anima! Non possono soddisfarli altro che desideri carnali che combattono contro l'anima? Ed è, anima mia, una verità certissima e indiscutibile, che coloro che sono nella carne non possono piacere a Dio. Pausa, anima mia! e nel contemplare una tale immagine della vita umana,

Signore! dammi di sentire e sentire ciò che dice la fine di questo dolce capitolo, e d'ora in poi di prestare attenzione alle parole del mio Dio. E oh! voi giovani, vedete, da quanto è qui esposto, il pericolo a cui siete esposti, e fuggite le passioni giovanili che combattono contro l'anima. Ho scritto a voi giovani, perché siete forti e la parola di Dio dimora in voi. Oh! pensa quanto deve essere benedetto ricordare il Creatore nei giorni della giovinezza. E quale beatitudine nell'avere Cristo per una parte, che l'età della vita possa essere accompagnata con la grazia, e la conoscenza e il godimento di Gesù diventino la parte per sempre.

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