Carissimi, non vendicatevi, ma date luogo all'ira: poiché sta scritto, la vendetta è mia; ripagherò, dice il Signore. (20) Se dunque il tuo nemico ha fame, dagli da mangiare; se ha sete, dagli da bere, perché così facendo ammasserai carboni ardenti sul suo capo. (21) Non lasciarti vincere dal male, ma vinci il male con il bene.

Quale vista molto bella è data qui della mente dell'Apostolo, nella raccomandazione che ha qui esposto alla Chiesa, nei nostri rapporti con i nostri nemici! E con quanta tenerezza l'Apostolo gli ha intimato, quasi cosciente della difficoltà della cosa stessa, di aprire ciò che aveva da dire, con il diletto! Lettore! c'è mai stata una raccomandazione come questa, scopribile, ma nella santa religione del santo Signore Gesù? Prego il Lettore che si rivolga alle parole di Gesù, e percepirà da chi Paolo apprese la dolce lezione, che qui raccomanda ad altri, Matteo 4:25 e Commento.

E che bella figura aggiunge l'Apostolo di ammucchiare carboni ardenti sul capo dell'avversario. Non ferirlo, né esporlo all'ira del Signore; ma per sciogliere le sue rabbiose passioni e per conquistarlo alla causa di Dio e di Cristo, oh! la beatitudine di quella grazia del Signore, che, quando è in vivo esercizio nel cuore, può, e vuole, far sì che un povero peccatore si senta così per un altro povero peccatore; e nella contemplazione del benedetto Gesù, ricompensare bene per male, e vincere il male con bene!

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