RIFLESSI

Lettore! vediamo, in vista di Israele, e dei privilegi di Israele, e del triste abuso di essi da parte di Israele; sentiamoci opportunamente toccati dal senso della nostra misericordia. È possibile contemplare quella nazione, osservare l'occhio vigile del Signore su di loro come nazione; e ora per ricordare la loro dispersione e miseria, come nazione; e non ci preoccupiamo per noi stessi, come popolo?

Decidiamo inoltre solennemente, come pienamente dimostrato nella loro storia, quanto siano incompetenti sia la legge che le ordinanze, per portare il cuore a Dio. Sì, impariamo in loro, quanto è sicuro, che dove i privilegi non portano al bene, gli uomini li pervertono in male. I mezzi esteriori, non accompagnati da una grazia interiore, sono tra gli inganni più fatali dei giorni nostri. E, al di là di ogni dubbio, qualunque cosa non diventi il ​​sapore della vita in vita; avrà il sapore della morte fino alla morte!

Prezioso Signore Gesù! quanto è dolce quando le nostre anime possono cercarti sollievo e conforto, in tutti i nostri scoraggiamenti! Tu sei davvero la vita e la luce; e l'unica giustizia del tuo popolo, oh! concedi, che dall'essere spogliato di tutto l'orgoglio della natura senza umiltà potesse essere indotto a prendere dopo il Gentile, e la presunzione di ogni supposta giustizia nella legge dopo l'Ebreo; i tuoi redenti possano venire sotto l'insegnamento del tuo Spirito benedetto; e tutto cercando in Gesù, e da Gesù, la gloria, l'onore e l'immortalità, possa avere la vita eterna; e con piena certezza di fede, credi alla testimonianza che Dio ha dato di suo Figlio.

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