Hawker's Poor man's commento
Salmi 114:8
RIFLESSI
LETTORE, io e te riflettiamo sulle solenni, ma piacevoli riflessioni, suggerite da questo salmo. Guarda in esso lo stato della chiesa, e di ogni individuo di quella chiesa, così come sono, in uno stato di natura non rigenerata, prima che il Signore li porti fuori dall'Egitto del peccato e della corruzione. Eravamo per natura (dice l'Apostolo) figli d'ira, come gli altri. Ecco la grazia distintiva di Dio in Cristo, che fa la differenza tra un popolo di lingua straniera e coloro che possono cantare il Cantico di Mosè e dell'Agnello.
Ecco il potere e la sovranità della grazia onnipotente! Chi tratterrà l'Israele del Signore, quando li farà uscire! Quali catene di peccato o Satana legheranno quelle che il Signore rende libere? Né le montagne del peccato, né i mari dell'incredulità potranno resistere a Gesù e al suo esercito. Chi sei tu, o grande monte, può dire il credente davanti al nostro glorioso Zorobabele? Diventerai una pianura. Egli è colui che ne trarrà la lapide, con grida, grida, grazia, grazia su di essa.
E, oh! benedetto, Signore che tutto vinci! tu che sottometti il nemico davanti al tuo popolo, soggiogherai anche l'inimicizia nel tuo popolo. Sì, onnipotente Gesù! tu sei esaltato come un principe e un salvatore, per dare pentimento a Israele e remissione dei peccati. E perciò volgerai il cuore dei padri ai figli, e i disubbidienti alla sapienza dei giusti. Rigenererai la nostra natura e farai nuove tutte le cose, con il tuo potere sovrano che tutto crea.
Ogni occhio sarà riempito di lacrima d'amore e di pentimento; ogni ginocchio si piegherà davanti a te; ogni lingua proclami la tua lode. Il canto universale di tutti i tuoi figli riscattati sarà: Salvezza a Dio e all'Agnello!