RIFLESSI

LETTORE, da dove cominceremo, o dove finiremo, nelle nostre opinioni sul Signore Gesù, come esposto in questa preziosissima scrittura? Come siamo legatissimi, benediciamo il nostro Dio e Padre, per questo dono graziosissimo del suo diletto Figlio. Come siamo legatissimi, benediciamo Gesù, il Figlio del suo amore, per le meraviglie della redenzione e per le meraviglie del suo amore per noi, morendo così per noi e facendoci ora partecipare ai suoi trionfi.

E noi, come siamo molto legati, benediciamo e adoriamo Dio Spirito Santo, per aver suscitato profeti nella sua chiesa, per adombrare così ai santi dell'Antico Testamento le grandi fattezze del Signore Gesù nella sua umiliazione e la gloria che dovrebbe seguire; e con la presente di aver insegnato anche ai credenti del Nuovo Testamento, le benedizioni in cui sia l'Antico che il Nuovo sono ugualmente interessati, dalla persona gloriosa e dall'opera gloriosa di nostro Signore Gesù Cristo. Ebbene, possa ogni anima gridare: Benedetto sia il Signore Geova, per Gesù Cristo!

Ma oh, prezioso Redentore! quali lodi ti offriremo ora, o cosa ti diremo per tutta l'eternità, per la tua grande impresa? Non saremo mai in grado di esprimere sufficiente gratitudine, per un amore così ineguagliabile. E non solo, carissimo Signore, che hai operato la redenzione per noi, ma che l'hai operata in tal modo. Non bastava, o glorioso benefattore dell'umanità, che tu vincessi la morte, l'inferno e la tomba, per essere stato redento; ma che nella vasta opera hai tolto al tuo popolo anche l'amarezza della morte e hai bevuto fino alla feccia il calice del tremore, affinché avessero il calice della salvezza? Quanti dei tuoi redenti sono andati al cielo trionfanti, nei meriti della tua croce, mentre tu stesso morivi in ​​estremo dolore? Davide non temeva la valle dell'ombra della morte, perché tu eri con lui; e Paolo si gloriava di soffrire affinché la tua potenza si posasse su di lui; mentre tu, benedetto Gesù, gemi e piangi sotto la pressione delle pene della morte.

Hai davvero preso tutta la maledizione; tutto il peccato, tutto il carico, tutto il dolore, apposta perché il tuo popolo, nelle sue ore di morte, non senta nulla del pungiglione del peccato? Oh, amante del tuo popolo! aiutami ad adorarti, ad amarti, a vivere per te e, con il tuo servo l'apostolo, a ricordare sempre quel tuo amore, che trascende la conoscenza, affinché io possa essere riempito di tutta la pienezza di Dio.

Ora, celeste e trionfante Salvatore, affretta il tuo regno. Lascia che la tua chiesa ti benedica; ti rendano grazie tutti i tuoi redenti. Soddisfa, Signore, e completa la tua benedetta promessa: lascia che la tua discendenza ti serva per sempre sulla terra, finché tu venga a chiamare a casa tutti i tuoi redenti in cielo: e tutta la chiesa sarà riunita in un solo ovile, sia Giudei che Gentili, e tutte le nazioni della terra si convertiranno al Signore, come le acque coprono la terra. Amen.

Continua dopo la pubblicità
Continua dopo la pubblicità