RIFLESSI

Fermati, lettore, ancora un po', e ascolta le grida che Gesù, tuo garante, ha usato nei giorni della sua carne. Prega il Padre di tendere a lui l'orecchio, perché, benché santo, è povero e bisognoso; sebbene innocui, i superbi si levarono contro di lui; e sebbene incontaminato e separato dai peccatori, tuttavia c'erano quelli che lo odiavano. Ed è stato così che colui che era ricco si è fatto povero per noi, affinché noi, per la sua povertà, potessimo diventare ricchi? - Prezioso Signore! ti abbiamo visto nella tua condizione umile e degradata, uomo di dolore e familiare con il dolore; e tali opinioni sulla tua ineguagliabile umiliazione non tenderanno a riconciliare i nostri cuori con qualsiasi e con ogni situazione che la tua saggezza designa, e che la tua grazia trasporterà al sicuro tutto il tuo popolo? Oh per grazia di imitare il tuo bel esempio! Oh per uno spirito di supplica per portare tutte le prove, croci, afflizioni, al trono; e lì da ricordare abbiamo un Avvocato, uno che il Padre ascolta sempre; là per alloggiare, e là per lasciare tutti i nostri bisogni; e di affidare tutte le nostre cure a colui che tanto ha avuto cura di noi, e tuttora si prende cura di noi.

E tu, benedetto Gesù, eri così esercitato nei giorni della tua carne? Sebbene tu fossi un Figlio, hai imparato l'obbedienza dalle cose che hai sofferto? Ed essendo reso perfetto, sei diventato l'Autore della salvezza eterna per tutti quelli che ti obbediscono? Oh Signore! mostraci qualche segno di bene, anche la luce del tuo volto benedetto su di noi; e sappia il mondo intero, sia degli amici che dei nemici, che Lui, che una volta era un uomo di dolori, ora è il nostro risorto ed esaltato Salvatore, e può e farà scendere ogni pegno di bene, secondo le necessità del suo popolo richiederà.

Sì, Signore! ci viene assicurato che non abbiamo un Sommo Sacerdote che non possa essere toccato dai sentimenti delle nostre infermità; ma sei stato tentato in tutto e per tutto come noi, ma senza peccato. Aiutaci dunque ad accostarci con piena fiducia al trono della grazia, per ottenere misericordia e trovare grazia per essere soccorsi nel momento del bisogno.

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