RIFLESSI

LETTORE, hai mai contemplato, dal punto di vista che questo benedetto Salmo lo rappresenta, le circostanze morenti di un mondo che perisce? Non c'è nulla che, sotto la grazia, possa più efficacemente tendere a dare una giusta e giusta stima della vita umana. In ogni stato, in ogni cosa, si fa momentaneamente il proclama funebre: polvere sei, e polvere ritornerai. Dalla convinzione di questa verità indiscutibile nasce l'indagine su quale sarà la migliore preparazione per essa; e, dal momento che non ci può essere alcuna esenzione, in che modo tu o io saremo adeguatamente e adeguatamente influenzati verso di essa? Questo Salmo si apre con una risposta la più soddisfacente.

Il Signore è l'unica dimora in tutte le generazioni. La Rocca delle Ere è l'unica abitazione. Se Dio, in Cristo, è la dimora del credente, qui l'anima risiede sicura in mezzo a tutte le circostanze morenti e morte di un mondo convulso, vacillante, cadente e in disfacimento. Lettore, che ne dici di questa sicurezza? Stai vivendo di un'alleanza fedele e immutabile: Dio in Cristo? Ti sei rifugiato in Gesù, come un nascondiglio dalla tempesta, un riparo dalla tempesta, come fiumi d'acqua in un luogo arido, e come l'ombra di una grande roccia in una terra stanca? Oh, che sicurezza eterna è qui! Poiché io vivo, dice Gesù, anche voi vivrete.

Non temere, disse al Patriarca morente, non temere di scendere in Egitto, io verrò con te. E quando io e te possiamo dire, come ha fatto il Patriarca, che ho aspettato la tua salvezza, o Signore: allora possiamo aggiungere: Questo Dio è il nostro Dio nei secoli dei secoli; Sarà la nostra guida fino alla morte!

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