Commento Cattolico di George Haydock
1 Corinzi 14:5
San Paolo dà loro ulteriori indicazioni su come fare un buon uso di questi doni, di profetizzare, di interpretare e soprattutto di parlare le lingue. È ben lungi dal condannare il dono del parlare le lingue, in circostanze appropriate, ma solo l'uso indiscreto o l'abuso di esso. Questo è evidente dal 5° versetto, vorrei che tutti parlaste in lingue, ma piuttosto profetizzaste. Incolpa quelle assemblee e riunioni, (ver.
23.) quando tutti i presenti parlano lingue insieme, per cui gli infedeli che sono venuti lì e dovrebbero essere istruiti, non hanno capito nulla. Nelle loro adunanze permette a due o tre (vers. 27.) di parlare le lingue, purché qualcun altro le interpreti. Ordina anche che solo due o tre profeti parlino in una riunione, ea turno, per evitare confusione, che i presenti possano essere edificati, esortati e istruiti. (Conam)