Come risorgono i morti? Ora risponde alle obiezioni che questi nuovi maestri facevano contro la risurrezione. San Giovanni Crisostomo li riduce a queste due domande: come è possibile che si alzino? e in che modo, o con quali qualità, sorgeranno? Per mostrare la possibilità, porta l'esempio di un chicco di grano, o di qualsiasi seme, che deve essere corrotto, e morire come se fosse nel terreno, e poi è completamente cambiato, esce con una lama, un gambo e una spiga del tutto diversa da quella che era quando veniva seminata, e tuttavia torna a essere grano, o ad essere un albero che produce lo stesso tipo di frutto: così Dio può sollevare il nostro corpo a suo piacimento.

Dice loro anche che ci sono corpi molto diversi, terrestri e celesti, alcuni di più, altri meno gloriosi, diversi per bellezza e altre qualità, come piace a Dio. Come il sole è più luminoso della luna, e come una stella è più luminosa di un'altra, così sarà alla risurrezione generale. Ma tutti i corpi degli eletti saranno felicemente mutati in uno stato di incorruttibilità.

(ver. 42.) Qui i corpi anche dei giusti sono soggetti a corruzione, a decomporsi, passibili di morte, ma poi saliranno a uno stato di incorruttibilità e di immortalità: E così risponde alla seconda domanda, che qui ognuno il corpo è un corpo animale debole, sensuale, intasato di molte imperfezioni, come quello di Adamo dopo aver peccato; ma alla risurrezione, i corpi dei santi saranno corpi spirituali, benedetti con tutte le perfezioni e qualità di un corpo glorificato, come quello di Cristo dopo che fu risorto.

--- Anche San Paolo, paragonando il primo uomo ( Adamo) con Cristo, che chiama il secondo o l' ultimo Adamo, (vers. 45) dice che il primo Adamo fu fatto anima viva, (cioè animale vivente, o una creatura vivente, con una vita e un corpo che richiedeva di essere sorretto dal cibo corporale) ma che Cristo si è fatto Spirito vivificante: vuol dire che, sebbene abbia avuto un vero corpo mortale per la nascita della sua Vergine Madre, tuttavia che con la sua risurrezione ebbe un corpo glorificato, immortale, che non aveva bisogno di cibo corporale, e che avrebbe dato anche tali corpi spirituali e immortali a coloro che avrebbe dovuto rendere partecipi della sua gloria.

--- Ma non prima ciò che è spirituale, ecc. (vers. 46) cioè sia in Adamo che in noi, e anche in Cristo, fu prima mortale il corpo, che poi doveva essere reso spirituale e immortale mediante una felice risurrezione. --- Il primo Adamo (vers. 47) era della terra, terreno, fatto di argilla, e con un corpo tale da poter morire, ma il secondo uomo (Cristo) era dal cielo, celeste: non che prese un corpo dal cielo, come pretendevano alcuni antichi eretici, ma era celeste non solo perché era Figlio di Dio, ma in questo luogo sembra essere chiamato celeste anche quanto al suo corpo, dopo la sua risurrezione, essendo il suo corpo poi divenuto spirituale e immortale.

--- Come è l'uomo terreno, ecc. (vers. 48) cioè, come il primo uomo, Adamo, fu terreno per il suo corpo terreno e mortale, così noi e tutta la sua posterità fummo terreni; ma come l'uomo celeste, Cristo, era celeste, ed è risorto con un corpo celeste e immortale; così saranno tutti quelli che saranno celesti, ai quali darà un corpo spirituale, celeste e immortale alla loro felice risurrezione.

--- Perciò, (vers. 49) come abbiamo portato l'immagine dell'uomo terreno, (cioè, siamo stati resi mortali, e anche per il peccato soggetti alle inclinazioni corrotte di questo corpo mortale), così sopportiamo anche il immagine del celeste, mediante una vita nuova a imitazione di Cristo, per mezzo del quale saremo glorificati con lui, sia nell'anima che nel corpo. --- Ora questo vi dico, e vi ammonisco, fratelli, (vers.

50) che carne e sangue non possono possedere il regno di Dio; cioè coloro che conducono una vita sensuale e carnale, né la corruzione del peccato, meritano lo stato di incorruttibilità nella gloria. (Conam)

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