Ora sei sazio, ecc. Voi grandi e vani predicatori, siete ricchi di ogni specie, benedetti con tutti i doni, ecc. Regni sulle menti delle persone, senza di noi non hai bisogno del nostro aiuto. E vorrei a Dio che tu regnassi, affinché anche noi potessimo regnare con te. Vorrei che il tuo regnare e governare il popolo fosse ben fondato sulla virtù e sulla verità, affinché potessimo essere partecipi di una simile felicità.

Notate san Giovanni Crisostomo, che san Paolo parla così, intendendo il contrario, con la figura chiamata ironia: e così anche san Giovanni Crisostomo intende i due versetti seguenti, come se san Paolo rappresentasse solo ciò che dicevano quei vani predicatori con disprezzo di lui, come se fosse solo un apostolo di rango inferiore, non uno dei capi, né dei dodici. E quando dice, siamo stolti per amore di Cristo, che biasima, saggio, specialmente in Cristo.

Ma sebbene l'apostolo usi in parte questa figura dell'ironia, mescolandola nel suo discorso, tuttavia rappresenta anche la condizione di tutti i veri apostoli e predicatori di Cristo crocifisso, le cui persone e la cui dottrina erano disprezzati, ridicolizzati e derisi da uomini che erano saggio solo con saggezza mondana, specialmente dai libertini profani, e dagli uomini atei, che prendono in giro tutta la religione rivelata. Andare a predicare nella fame, nella sete, nella nudità, nel bisogno, tra afflizioni e persecuzioni, è ciò che pensano sia miserabile: disprezzano uomini come gli emarginati , le scorie, [1] e la feccia di umanità.

(Vedi il testo greco.) (Witham) --- Parla ai Corinzi, i quali, dimenticando il loro primo fervore, e la modestia cristiana che San Paolo aveva loro insegnato, sia con la parola che con l'esempio, cercavano di distinguersi per il reputazione ed onore dell'Apostolo, che li aveva convertiti, per l'antichità della loro fede, e per altre cose più frivole. (Calma)

[BIBLIOGRAFIA]

Tanquam purgamenta, omnium peripsema, greco: os perikatharmata, Sordes, quisquiliæ, greco: panton peripsema, Scobes, ramentum. Vedi Mr. Legh, critico. Sacra.

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