Povertà. Protestanti, "guai". (Haydock) --- David confessa che le immense somme che aveva raccolto, non erano niente in confronto alla grandezza di Dio. Lasciò più di quanto fosse sufficiente a Salomone per perfezionare l'opera, con ancora maggiore magnificenza di quanto avesse pianificato, ver. 5., cap. XXVIII. 2., e xxix. 2., &c. (Calma) --- Milioni. Giuseppe Flavio ([Antichità?] vii. 14.) riduce queste somme a una decima parte, "d'oro 10.000 talenti, d'argento 100.000"; così che è "estremamente probabile che un cifrario" sia stato aggiunto a questi numeri, in qualche antichissima copia ebraica.

Brerewood calcola che la somma menzionata qui e [in] cap xxix. 4, ammonterebbe a 841.125.000 l. e sostiene che tutto il pavimento del tempio e tutti i vasi avrebbero potuto essere fatti d'oro massiccio, senza consumarlo tutto. (De Pond, in Walton's Polyglot.) --- "Se prendiamo i talenti precedenti secondo il calcolo del vescovo Cumberland, la somma totale sarà leggermente inferiore: ma, se dovessimo ridurla a meno della metà, non sarebbe il somma di quattrocento milioni di denaro sia immensa e incredibile?" (Kennicott) --- Un erudito ebreo ha scritto questa nota marginale nella sua Bibbia, 1661: "Si suppone che questi talenti non debbano essere calcolati come il Mosaico, poiché ammonterebbero a 720 milioni.

Ma poiché la Scrittura non fa alcuna differenza, non abbiamo altri calcoli da seguire." Vedi Kennicott, diss. ii. Se fossero gli stessi, la somma supererebbe la credenza. Alcuni hanno pensato che fossero solo la metà. Mariana suppone che i talenti erano solo il peso di sicles, o quattro dracme; così che David ha lasciato un milione per il tessuto. (Du Hamel) --- Ma la relazione data dagli storici delle ricchezze di Sardanapalo, Ciro, Alessandro, Atabalipa e alcuni re, che non erano più propensi ad accumulare tali tesori di Davide, rendono il racconto meno improbabile.

Giuseppe Flavio ([Antichità?] vii. 12.) afferma che "nessun principe ha mai lasciato così grandi ricchezze". Aveva esteso i suoi domini da tutte le parti e imposto tributi ai vinti. Era molto frugale, e possedeva le miniere di Phunon, (Numeri XXI. 10. e XXXIII. 43.) e di Ph\'9cnicia, Deuteronomio XXXIII. 25. Sebbene il talento sembri essere variato in altre nazioni, esso consisteva sempre di 3000 sicles tra gli Ebrei, almeno fino alla cattività, Esodo XXXVIII.

25, 26. Troviamo da 2 Paralipomenon xxv. 6., e 4 Re xv. 19., ecc., che costituiva una somma molto considerevole. Eppure Villalpand calcola che tutto l'oro e l'argento lasciati da Davide sarebbero stati necessari per gli ornamenti e i vasi del tempio. Se però ammettiamo che sarebbe bastato costruire un imponente tempio d'oro, quanto si deve detrarre per pagare gli operai? &C. (Calma, Diss.

sulle ricchezze lasciate da David, t. ii.) --- Per tutti. Ebraico, Caldeo, Settanta, "E a questi aggiungere". (Tirino) --- Ha incoraggiato i principi a contribuire; (cap. xxxix.) e qui esorta il figlio a mostrare la sua liberalità, se qualcosa dovesse essere trovato carente. (Bacino di fieno)

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