Commento Cattolico di George Haydock
1 Samuele 13:1
Di un anno. Cioè, era buono, e come un bambino innocente, e per due anni continuò in quell'innocenza. (Challoner) (San Gregorio) (Worthington) --- Israele. Questo versetto è omesso in alcune copie della Settanta. È estremamente difficile da spiegare. Alcuni traducono l'ebraico, "Saul era un figlio di un anno", ecc. (Simmaco) Altri, "Saul generò un figlio il primo anno del suo regno, (Raban) Isboset, che aveva 40 anni quando suo padre morì, dopo aver governato per tutto quel tempo.
(Serarius) --- Siriaco e arabo, "Nel primo o secondo anno del regno di Saulo....egli scelse", &c. Hardouin suppone che il popolo abbia datato i suoi anni al suo regno solo per un periodo così lungo. Alcuni pensano che l'ebraico sia imperfetto; e un antico interprete ha detto: "Saul aveva 30 anni, quando iniziò", ecc. (Calma) --- I rabbini e molti commentatori affermano che il regno di Saul durò solo due anni.
(Tirino) --- Ma alcuni di loro lo spiegano, come se regnasse da solo solo quel termine prima di essere respinto, quando poteva essere considerato solo un usurpatore. Altri, che ottenne l'intero potere per due anni, dopo la morte di Samuele. Usher conclude che, durante le incursioni dei Filistei, difficilmente si poteva dire che regnasse, e queste iniziarono dopo che era stato re per due anni. Potremmo anche tradurre: "Saul era il figlio dell'anno del suo regno, (quando fu cresimato a Galgal) e nel secondo anno.
...lui scelse," &c. (Calmet) --- Forse la prima traduzione, sebbene un po' mistica, potrebbe essere la più letterale, mostrando che per un anno Saul continuò ad agire con la più coinvolgente affabilità e moderazione. Ma nel in secondo luogo ha gettato via il giogo, ed è stato, a sua volta, respinto dal Signore, come vedremo presto.(Haydock) --- Scaliger sembra preferire consentire che le lettere numerali siano state omesse da qualche trascrittore, e che noi dovrebbe leggere, Saul aveva 30 anni.
Questa, e simili varianti, attribuisce al metodo compendioso di usare le lettere numerali; (Kennicott) un inconveniente molto frequente in tutti i manoscritti, sia sacri che profani. (Taylor)