Samuele è morto. I Rabbins dicono quattro mesi prima di Saul. (Seder, olam 13.) (Tirinus) --- Altri credono circa due anni; e supponiamo che avesse 98 anni, venti dei quali era stato giudice: (Calmet) Salien dice 38, e che visse settantasette anni. (Menochio) --- Su tutti questi punti si dividono i dotti, cap. vii. 15. Sono più unanimi nel lodare (Haydock) la condotta di questo santissimo statista.

Grozio lo paragona ad Aristide. (Calma) --- Ma lo Spirito Santo dà a Samuele un personaggio molto più glorioso, Ecclesiastico xlvi. 16., &c. (Haydock) --- Sia lui che sua madre sono figure dei due testamenti. Anna diventa feconda --- Samuel viene sostituito al posto di Heli. La sterilità di Anna rappresenta l'incapacità della Sinagoga, di produrre figli vivi e virtuosi. Porta Samuele, la figura di Gesù Cristo, che riunisce nella sua persona la dignità regale e quella sacerdotale.

Ma sotto un altro punto di vista, Samuele, per quanto perfetto, deve cedere il posto al più perfetto Davide, il tipo glorioso di Gesù Cristo, e così la Sinagoga, nonostante tutte le sue prerogative, deve cedere alla Chiesa. Vedi S. Agostino, de C. [Città di Dio?] xvii. 1, 4. Molti degli antichi hanno considerato Samuele come il sommo sacerdote: ma la generalità ha riconosciuto che era solo un levita, (Calmet) o un sacerdote straordinario, come Mosè.

(Haydock) --- Tutto Israele, o molti di ogni tribù, si radunarono per partecipare al suo funerale; (Tirino) e tutti piansero per lui, come avevano fatto per Mosè e Aronne. (Salien) --- Casa, o tra i suoi parenti, (Tirinus) in un luogo che aveva scelto per la sua tomba. Questa è chiamata la casa degli empi per sempre; ma i giusti elevano le loro speranze molto più alte, e aspettano un palazzo più splendido in alto, e una gloriosa resurrezione.

(Haydock) --- Non avrebbe seppellito Samuele nella sua casa di abitazione, poiché non sarebbe stato possibile entrarvi senza incorrere in un'impurità. (Calma) --- Le sue ossa furono traslate con grande rispetto a Costantinopoli e un nobile mausoleo fu costruito per loro dall'imperatore Giustiniano. (Procopio v.; San Girolamo, contra Vigil.) (Tirino)

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