Commento Cattolico di George Haydock
2 Re 3:27
Wall, a Chamos, l'idolo di Moab; (Menochius) o a Moloc, per placare l'ira degli dei. Orribile cecità! I pagani credevano che la cosa più preziosa dovesse essere sacrificata in pericoli molto imminenti. (Filo Biblio, seguendo Eusebio, præp. iv. 16.) --- I Fenici offrirono tali vittime a Saturno. Molti si dedicarono alla morte per la salvezza della Repubblica Romana; ed alcuni erano pronti a farlo, per preservare la vita di Caligola e Nerone, prima che avessero dato prova delle loro cattive disposizioni.
(Seutonio xiv.) --- Si pensa che Sennacherib intendesse trattare i suoi due figli in questo modo, se non glielo avessero impedito. (Abulensis, in 4 Re xix. 37.) --- Alcuni immaginano che Mesa abbia sacrificato suo figlio al Dio di Israele, a imitazione di Abramo; (Giuseppe; Grozio) altri, che per vendetta uccise il figlio del re di Edom. (Kimchi, in Amos ii. 1.) --- L'ebraico è ambiguo. (Amama) --- Ma gli interpreti generalmente credono, che l'erede di Mesa sia caduto vittima (Calmet) dello zelo sbagliato di suo padre, o del suo desiderio di far ritirare il nemico, quando lo hanno visto ridotto a un tale stato di disperazione.
Ha avuto, almeno, questo effetto. (Haydock) --- Indignazione, per un'azione così crudele. (Menochius) --- Settanta, "ci fu grande pentimento" e dolore. Il testo può anche implicare che Dio fosse scontento di Israele per aver spinto il re a un tale estremo; oppure diventavano oggetto di orrore per le nazioni circostanti. (Calma) --- La prima spiegazione sembra la migliore; poiché gli Israeliti pensavano che il re fosse stato sufficientemente punito, e quindi si ritirò. Non avevano motivo di sospettare che avrebbe ceduto a tale follia, né erano da biasimare per questo. (Bacino di fieno)