Commento Cattolico di George Haydock
2 Tessalonicesi 1:12
Che il nome di nostro Signore, ecc. Il nome di Dio è glorificato dalla vita virtuosa dei cristiani, ma soprattutto da quella costanza e fermezza che i fedeli manifestano sotto le mani del carnefice. È un atto della più perfetta carità, dare la vita in difesa delle sue verità e della gloria del suo nome, e la più disinteressata testimonianza della nostra fedeltà a lui. Nulla apparve più mirabile della costanza de' primi cristiani, e nulla contribuì più alla conversione dei Gentili che la fermezza con cui mantennero, anche nella morte, le verità che erano state loro insegnate.
Perché, dissero, questa religione è certamente vera, poiché non c'è nulla che non siano disposti a soffrire per difenderla. (Calmet) --- E tu in lui, ecc. Se i cristiani sono in qualche modo strumentali nel procurarsi la gloria di Dio, non la attribuiscano a se stessi, ma a Dio solo, dal quale proviene ogni dono. Se si procurano la sua gloria davanti agli uomini, egli nel giorno della retribuzione finale li rivestirà con le vesti immortali che non sbiadiscono, alla presenza degli uomini e degli angeli.
Se è glorioso per Dio essere adorato da tali servitori fedeli, è molto più glorioso per i cristiani essere ricompensati da un tale Maestro: perché è gloria di un servo essere fedele al suo padrone, e gloria del padrone di ricompensa il suo servo. (Estius, Grozio, Teofilatto, ecc.)