[BIBLIOGRAFIA]

Mulierem Jezabel, greco: ten gunaika Iezabel. Il dottor Wells, nei suoi emendamenti alla traduzione protestante, ha messo tua moglie, e nel greco greco: gunaika sou che, secondo lui, si trova nell'alessandrino e in molti altri manoscritti. Ma né l'edizione di Oxford del 1675, né quella di Amsterdam del 1711, prendono atto di questa lettura in un manoscritto. Quanto a quell'unico manoscritto di Alessandria, immagino del Polyglot di Walton, che non possa essere letto bene in quel luogo.

E sebbene sia probabile che l'autore della versione siriaca possa aver trovato quella lettura, tuttavia non c'è nulla in merito nell'arabo o nell'etiope, né nel latino volgare, che, come nota lo stesso dottor Wells in 1 Giovanni v. 7. è più antico di qualsiasi altra versione o manoscritto greco. E sebbene troviamo uxorem tuam in san Cipriano ad Antonianum, edit. Rig. P. 72, e nell'edizione del Dr. Fell, pubblicata ad Amsterdam, nell'anno 1701, p.

248, dove dice nella nota mark a, cui interpretazioni favent illa Græca exemplaria, quæ lugent, greco: gunaika sou, ma non ha ritenuto opportuno dirci dove si trovassero tali manoscritti, né ho sentito dire che sono stati visti da nessuno. È certo che sant'Epifanio non trovò il greco: sou, né pensa questa la vera lettura, quando nell'eresia degli Alogiani, di Jezabel, intende Massimilla, Priscilla o Quintilla, al tempo di Marcione.

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