Era consuetudine con S. Paolo aprire le Scritture prima agli ebrei
(Atti xiii. 46.) e discutere con loro dalla legge e dai profeti. (Atti
xxviii. 23.) San Paolo si servì degli stessi passi della Scrittura
per convincere gli ebrei, come fece Gesù Cristo in un'occasione
simile. (Matteo Polo.)... [ Continua a leggere ]
_Che il Cristo doveva soffrire. La sofferenza di Cristo fu il grande
ostacolo per gli ebrei, che San Paolo ora tentava di rimuovere,
mostrando loro dalla Scrittura che questo era uno dei caratteri
necessari del Messia, contenuto nei profeti. Tutti gli altri segni
furono parimenti compiuti in Cristo.... [ Continua a leggere ]
_E alcuni di loro, cioè dei Giudei, nella cui sinagoga predicò,
credette, e di coloro che [1] adorarono Dio, cioè di coloro che
adorarono l'unico vero Dio, pur non essendosi sottoposti alla
circoncisione , e alle cerimonie della legge giudaica, e dei gentili,
cioè di quelli che fino a quel momento e... [ Continua a leggere ]
_Chi turba la città, [2] la mette in subbuglio. Nelle comuni copie
greche, per la città, si legge il mondo intero. (Conam)_
[BIBLIOGRAFIA]
Qui urbem concitant, nelle copie greche comuni, _greco: oikoumenen,
orbem: affinché questa differenza possa avvenire nel latino, con il
cambio di una sola lett... [ Continua a leggere ]
_Un altro re. Questi ebrei sopprimono, con grande artificio, la loro
vera causa di vessazione contro gli apostoli, e trasformano una mera
questione di religione in una di politica temporale. L'accusa di
innalzare un nuovo potere in opposizione a quella di Cesare, era stata
sufficientemente confutata... [ Continua a leggere ]
_Sinagoga. Sfuggendo a tempo debito dalla persecuzione, san Paolo
imitò l'istruzione e l'esempio del suo maestro. Quando le sue fatiche
in un luogo non riescono, le rinnova in un altro, e dovunque si trovi,
il suo scopo è sempre lo stesso, di annunciare la verità prima ai
Giudei, poi ai Gentili. (De... [ Continua a leggere ]
_Questi erano più nobili di quelli di Salonicco. Secondo
l'esposizione comune, il senso è che questi di Ber\'9ca, fossero di
una disposizione d'animo più nobile e generosa, non portati via
dall'invidia e dalla malizia, come quelli di Salonicco. --- Ricercare
le Scritture, o quei luoghi dei profeti m... [ Continua a leggere ]
Lattanio ridicolizza la follia dell'idolatria con una netta ironia,
che introduce con i seguenti versi di Lucilio: Ut pueri infantes
credunt signa omnia ahena
Vivere ed esse homines; sic isti omnia ficta
Vera putant, ecc.
--- Il poeta paragona questi sciocchi ai bambini. Li penso peggio; per
ques... [ Continua a leggere ]
_Filosofi epicurei e stoici. Il primo di questi filosofi sosteneva
come loro dottrina che l'Onnipotente non interferiva con la sua
provvidenza nel governo del mondo; che l'anima non sussisteva dopo il
corpo; e di conseguenza, che non ci fosse stato futuro di
retribuzione. Quest'ultimo negava che l'u... [ Continua a leggere ]
_All'Areopago. In questo luogo sedevano i giudici ateniesi: ma alcuni
pensano che con questa parola si possa qui significare una grande sala
o tribunale, che si unisce all'Areopago, dove ogni sorta di persone si
incontrava. (Witham) --- L'Areopago era il tribunale supremo e più
famoso di tutta la Gr... [ Continua a leggere ]
_Troppo religioso. [4] O molto superstizioso. Essere superstizioso, o
dedito alla superstizione, è comunemente considerato un culto
religioso vano e infondato, ma talvolta è anche usato in senso buono.
E forse san Paolo, all'inizio del suo discorso a tanti uomini di
cultura, non li rimprovera tanto... [ Continua a leggere ]
Ci si può chiedere, perché non avevano fede implicita, adorando il
vero, sebbene sconosciuto, Dio?[5] 1°. perché il culto del vero Dio
non può mai esistere con il culto degli idoli; 2°. perché _a tutti
è richiesta una fede esplicita in Dio; 3°. perché è ripugnante
alla fede implicita, ammettere qual... [ Continua a leggere ]
_Dio... non abita nei templi. Colui che è infinito non può essere
confinato nello spazio; né aver bisogno di ciò che le mani umane
possono fornire. I templi non sono per Dio, ma per l'uomo. È
quest'ultimo che trae assistenza da loro. Lo stesso si può osservare
di tutti gli atti esteriori di culto. S... [ Continua a leggere ]
_Sentiti dietro di lui. Si forte attrectent eum, greco: ei arage
pselapheseian. Significa palpare quasi in tenebris. (Conam)_... [ Continua a leggere ]
San Paolo qui cita Arato, poeta greco, e il suo connazionale,
originario della Cilicia.... [ Continua a leggere ]
Cherubini, che tenevano le ali, furono fatti da Dio, e posti sopra il
propiziatorio; (Esodo xxxvii. 7.) il serpente di bronzo è dichiarato
da Gesù Cristo stesso una sua figura; perciò biasimare la pratica
universalmente accolta della Chiesa cattolica, riguardo alle immagini
e alle immagini, tradisce... [ Continua a leggere ]
_Trascurato. Despiciens, greco: uperidon. Può significare guardare
dall'alto in basso il mondo ignorante e quindi averne pietà; o meglio
che Dio, avendo trascurato e permesso all'umanità di andare avanti
così a lungo nei suoi peccati, ora la invita al pentimento, inviando
Gesù, suo Salvatore e Reden... [ Continua a leggere ]
_Perché ha fissato un giorno per giudicare tutti gli uomini con
equità, dall'uomo, cioè Cristo Gesù, un uomo, e anche il suo vero
Figlio, che ha costituito per essere loro giudice; e risuscitandolo
(Gesù) dai morti, ha reso credibile, e ha dato prove sufficienti di
questa verità, che ognuno risuscit... [ Continua a leggere ]
_Quando seppero della risurrezione dei morti. Questo sembrava così
impossibile, anche ai filosofi tra loro, che alcuni di loro subito
risero e ne fecero uno scherzo. Altri hanno detto, ti ascolteremo su
questo un'altra volta, e alcuni hanno creduto. (Conam)_... [ Continua a leggere ]
_Dionisio l'Areopagita. Questo illustre convertito fu nominato primo
vescovo di Atene. Dicono i martirologi, San Paolo lo elevò a quella
dignità. È la stessa persona che, osservando le convulsioni della
natura, che rendeva omaggio, per così dire, al suo Dio, spirando
sulla croce, e non conoscendone... [ Continua a leggere ]