Commento Cattolico di George Haydock
Deuteronomio 31:9
Questa legge del Deuteronomio. (Menochio) --- Alcuni pensano che avesse scritto così lontano prima di venire all'assemblea, così come il Cantico; perché Dio gli ha comandato lo stesso di salire sul monte, cap. XXXII. 48. (Calma) --- Ma Mosè non pronunciò i discorsi registrati in questo libro, una volta. Dopo aver, quindi, congedato il popolo con la sua benedizione e con l'assicurazione che Dio sarebbe stato il loro capo appena nominato, si impegnò a scrivere ciò che aveva consegnato per ordine di Dio, in momenti diversi, e consegnò una copia del Pentateuco a i sacerdoti, che dovevano custodirlo con cura sul lato dell'arca e spiegarlo al popolo, in particolare ogni settimo anno.
Gli ebrei intendono questa legge come l'intero Pentateuco. Può denotare anche, più particolarmente (Haydock) il Deuteronomio, fino a questo luogo, o il 27°, e tre successivi capitoli di esso. Ha dato due copie; uno da depositare accanto all'arca, e l'altro (ver. 26,) da custodire dai sacerdoti. In tutti i contratti di conseguenza, si osserva questo metodo, una copia essendo stata posata con cura e l'altra lasciata nelle mani di coloro che possono essere interessati, Geremia xxxii.
12. I Rabbini dicono che ne furono prese 13 copie; uno per ciascuna delle 12 tribù e uno da collocare a lato dell'arca. Ma di questa nuova affermazione non dobbiamo aspettarci di sentire alcuna prova. --- Sacerdoti, il cui compito è istruire il popolo, Matteo ii. 7. (Calma) --- Antichi, o magistrati, che devono mettere in esecuzione la legge e guidare le loro decisioni da essa. (Haydock) --- La menzione dell'arca in questo luogo è per insinuare che il libro doveva essere depositato su un lato di essa, ver.
26. I sacerdoti potevano portare l'arca, se lo ritenevano opportuno, (Menochio) come facevano talvolta nelle occasioni più solenni; (Giosuè iii., e vi., e 1 Re iv. 4,) sebbene il dovere appartenesse ai Leviti, Numeri iii. e iv. I pagani deponevano i loro libri sacri nei loro templi, sotto la cura dei sacerdoti, che erano obbligati a trascriverli. (calma)