Morto lì. Quest'ultimo capitolo del Deuteronomio, in cui è narrata la morte di Mosè, è stato scritto da Giosuè, o da alcuni profeti. (Challoner) --- Giuseppe Flavio ([Antichità iv. 9), Filone e Origene (contra Cels. ii. p. 95) credono, tuttavia, che Mosè abbia scritto il resoconto della propria morte. Vedi la prefazione al Deuteronomio. (Haydock) --- Moab, che in precedenza apparteneva a quella nazione. (Menochio) --- Comandamento.

Letteralmente ebraico, "la bocca". I Rabbini dicono che Dio lo baciò, liberando così la sua anima. Alcuni hanno tuttavia preteso che Mosè sia stato traslato, come Elia, senza morire. (Caldeo; Catharin; &c.) Ma la sua morte e sepoltura sono menzionate troppo chiaramente nella Scrittura. San Girolamo (in Amos viii.) sembra, a prima vista, sostenere la prima opinione: ma parla solo di una traduzione spirituale, e non del corpo. (Calma) --- Giuseppe Flavio pensa che fosse per prevenire questo errore che Mosè scrisse questo capitolo.

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