E sopra di essa (l'arca) c'erano cherubini di gloria o gloriosi cherubini, (in quale forma fossero rappresentati, non è certo) adombrare il propiziatorio, o sede della misericordia, che era tutto d'oro, della stessa dimensione dell'arca, e come una copertura per esso. Proprio sopra questo propiziatorio furono posti i due cherubini, che spiegavano le ali guardandosi uno verso l'altro, e sopra il propiziatorio. Vedi Esodo xxxvi.

e xxxvii. Da questo luogo Dio ha fatto conoscere la sua presenza e gli effetti della sua misericordia a questo popolo. Qui si diceva che fosse seduto sui cherubini e che l'arca fosse il suo sgabello. Salmo xcviii. Adora il suo sgabello; cioè prostrato davanti alla sua arca. Queste due immagini di cherubini, mostrano che Dio non proibiva assolutamente le immagini in quel momento, quando il popolo era così dedito all'idolatria, ma solo per adorarle.

(Witham) --- Com'è inutile obiettare al comandamento che è vietato usare immagini sacre nella Chiesa, quando qui vediamo anche tra le persone più inclini all'idolatria, più grossolane nelle loro idee sulle cose spirituali, e al quale fu dato specialmente il precetto di non fare idoli scolpiti, lo stesso Dio comandando che queste immagini di angeli fossero fatte e poste nel luogo santissimo del tabernacolo o tempio.

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