Commento Cattolico di George Haydock
Efesini 2:11-12
Ricordati che quanto a te, che sei gentile, che eri chiamato popolo incirconciso dagli ebrei circoncisi, che eri senza Cristo, senza le speranze o le attese del Messia, alienato dalla conversazione di coloro che erano il popolo eletto di Dio, e dalle promesse loro particolarmente fatte, che i Messia fossero della loro razza: senza Dio in questo mondo, cioè senza la conoscenza e il culto di Dio.
Ma ora per Cristo, credendo in lui, voi che sembravate lontani, siete stati avvicinati dal suo sangue (vers. 13) da colui che è morto per tutti; poiché ha portato la pace a tutti gli uomini, abbattendo con la sua incarnazione e morte quel muro di divisione, quell'inimicizia tra Giudei e Gentili, facendoli uno solo; abolendo quella legge precedente, di tante ordinanze, [1] precetti e cerimonie, con decreti, (che possono significare con i suoi decreti divini; o piuttosto, come S.
Girolamo lo espone in greco, abolendo la vecchia legge e i suoi precetti con i precetti e la dottrina della nuova legge) per riconciliare con Dio sia gli ebrei che i gentili, affinché ora possano essere un corpo mistico, cioè la Chiesa di Cristo, di cui egli è il capo. Ricordatevi dunque che non siete più forestieri e stranieri, come eri quando gli ebrei erano l'unico popolo eletto di Dio: ora, per fede e speranza, siete concittadini dei santi e di tutto il popolo eletto di Dio: voi sono edificati sul fondamento degli apostoli e dei profeti, (vers.
20) che, per le loro profezie sul Messia, e per il loro insegnamento e predicazione del vangelo, sono per così dire pietre miliari subordinate sotto Cristo, il principale fondatore e la prima pietra angolare della sua Chiesa; nel quale anche voi (cristiani, a Efeso, e tutti i fedeli) siete edificati insieme, (vers. 22) come parti di un edificio spirituale o tempio, dove Dio abita. (Conam)
[BIBLIOGRAFIA]
Legem mandatorum decretis evacuans, greco: ton nomon ton entolon dogmasi (dogmatibus) katargesas; cioè dice san Girolamo, (p. 344) præcepta legalia Evangelicis dogmatibus commutavit. Vedi San Giovanni Crisostomo, p. 879. Lat. modificare. a Savil. P. 787.