Commento Cattolico di George Haydock
Esodo 28:30
Dottrina e verità. Ebraico Urim e Thummim: illuminazioni e perfezioni. Queste parole, scritte sul razionale, sembrano significare la luce della dottrina e l'integrità della vita, con cui i sacerdoti di Dio devono accostarsi a lui. (Challoner) --- Aurim significa cose brillanti, "dichiarazioni", Settanta e thomim, "perfezioni" o "verità". Alcuni immaginano che Dio richiedesse che le pietre del razionale fossero della massima brillantezza e perfezione; Oleastro e Giuseppe Flavio (Antichità iii.
8), dire, è stato dall'apparizione di quelle pietre che il sommo sacerdote è stato illuminato, quando ha consultato Dio. Se Dio approvava ciò che era in agitazione, assumevano uno splendore sorprendente, così come quelli sulle spalle del sommo sacerdote. Ma questo non accadeva da 200 anni prima che iniziasse la sua storia. L'Urim e Thummim non erano nel secondo tempio, 1 Esdras ii. 63. Alcuni pensano che queste parole siano state incise sulle pietre nel razionale.
Non è possibile determinare se Dio abbia spiegato la sua volontà con suoni articolati, come (Matteo iii. 17,) questo è il mio amato figlio, o se abbia istruito internamente il sommo sacerdote, quando è stato consultato. (Calma) --- San Crisostomo è della prima opinione. "Se si doveva sapere qualcosa, una voce venne tra i cherubini, dal propiziatorio, per dichiarare ciò che sarebbe accaduto". Poiché gli ebrei persero il propiziatorio, quando furono condotti prigionieri a Babilonia, sembra che in seguito non abbiano mai ottenuto questo privilegio di avere un oracolo.
Dio a volte li istruì dai suoi profeti. Ma, per molto tempo, nessuno era apparso; e tutti potrebbero prestare più attenzione alla voce del Messia. (Tirino) --- Giudizio. Egli sarà il supremo giudice in materia religiosa, e dovrà sforzarsi di emettere sentenze secondo i dettami della mia legge, con verità. (Haydock) --- Il giudice supremo in Egitto indossava una catena d'oro, appesa al collo sul petto, alla quale era attaccata l'immagine della Verità, su una pietra di zaffiro. Olian (Var. Hist. xxxiv. 14,) osserva anche, che questo ufficio è stato sempre tenuto da un sacerdote venerabile e onesto.