Commento Cattolico di George Haydock
Giobbe 32:2
Buzita, discendente di Buz, figlio di Nachor, Genesi XXII. 21. (Calma) --- Di, &c. Settanta, "del paese di Hus". --- Ram. caldeo, "Abramo"; (Menochius) o meglio (Haydock) questo è messo per Aram. Simmaco, "Siria", 2 Paralipomenon XXII. 5. Alcuni suppongono che Eliu derivi da Aram, figlio di Esron, della tribù di Giuda. Altri pensano che (Calmet) fosse lo stesso con Balaam.
(S. Girolamo; Ven. Beda) --- Non è mai annoverato tra gli amici di Giobbe, perché forse non è venuto da lontano. Il suo discorso, o buona intenzione, non è condannato da Dio; e Giobbe sembra aver acconsentito a ciò che ha detto. (Calma) --- Questo silenzio di quest'ultimo potrebbe piuttosto derivare da un giusto (Haydock) disprezzo, poiché Eliu non ha detto nulla allo scopo; molte delle sue osservazioni sono palesemente false e altre non sono affatto controverse.
Eppure con il suo spirito privato si fa avanti, non molto dissimile dai protestanti e dai puritani, che pretendono di capovolgere la fede cattolica con argomenti che sono sfuggiti alla sagacia di tutte le epoche precedenti! (Worthington) --- Anche Dio non ha lasciato che Eliu passasse completamente inosservato; ma, in una riga, mostrò il suo dispiacere: (cap. XXXVIII. 2.; Houbigant) come forse fece anche Giobbe, ripetendo la stessa decisione, cap.
xli. 3. (Haydock) --- Eliu spiega invano perché non aveva parlato prima. Accusa Giobbe per aver affermato la propria innocenza, sebbene il sant'uomo sostenesse solo che non era stato punito così per i suoi crimini, secondo le leggi della giustizia vendicativa; (cap. xxvii. 2.) molto meno ha preteso di essere più giusto di Dio, (cap. xxxv. 2.) come afferma il suo avversario; cogliendo quindi occasione per lodare la divina sapienza e potenza, come se Giobbe li avesse chiamati in causa.
(Calma) --- Dio, i cui occhi contemplano i più piccoli difetti. (Menochius) --- Ebraico, "piuttosto su, o (Haydock) al di sopra di Dio". (Calmato) --- Questo giovane, che era istruito e orgoglioso, è il modello di quegli accesi contendenti che si pongono al di sopra dei loro anziani. (San Gregorio XXIII. 2.) (Worthington)