Io e il Padre siamo uno, [2] o un solo essere, non una persona, né uno solo per unione di affetto, ma nella natura, nella sostanza, nella potenza e nelle altre perfezioni, come appare da tutto il testo: perché qui Cristo dice quelli che nessuno dei suoi eletti perirà, perché nessuno può strapparli dalle sue mani, non più che dalla mano del Padre suo: e poi aggiunge che lui e suo Padre sono uno, o hanno un eguale potere: e se il loro potere, dice S.

Giovanni Crisostomo, è lo stesso, così è la loro sostanza. Cristo aggiunge (vers. 38.) che il Padre è in lui, ed egli nel Padre; che mostra anche un'unione di natura e di sostanza, e non solo di amore e di affetto, specialmente se presa con altre parole di Cristo nostro Salvatore. (Conam)

[BIBLIOGRAFIA]

Unum sumus, greco: en esmen, cioè dice san Giovanni Crisostomo, secundum potentiam. Greco: kata ten dunamin entautha legon. Vedi San Cirillo, p. 667.; Sant'Agostino, tratto. 49. pag. 617, Huc usque Judæi tolerare potuerunt... tune vero more suo duri ad lapides concurrunt... ideo irati sunt, quia senserunt non posse dici, Ego et pater unum sumus, nisi ubi æqualitas est Patris et Filii.... Ecce intelligunt Judæi, quod not intellligunt Ariani.

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