E le porte erano [1] chiuse, o erano chiuse; e restando ancora chiuso, il suo corpo glorificato entrò per le porte, come fece alla sua risurrezione. Maldonato si noti che Calvino fu il primo a negarlo, contro la credenza di tutti gli antichi Padri e interpreti, che chiamano questo un miracolo del potere divino. (Witham) --- La stessa potenza che potrebbe portare attraverso le porte tutto il corpo di Cristo, intero in tutte le sue dimensioni, può, senza il minimo dubbio, rendere lo stesso corpo realmente presente nel sacramento; sebbene sia l'uno che l'altro siano al di sopra della nostra comprensione.

(Challoner) --- Quindi è mancanza di fede limitare la potenza di Cristo, secondo le regole ordinarie del luogo, e negare che possa essere nel Santissimo Sacramento e su tanti altari a suo piacimento. Non ci uniamo ancora agli Ubiquisti o ai Brentiani, i quali, contrariamente agli Zuingliani, sostengono che l'umanità di Gesù Cristo è in ogni luogo dov'è la sua divinità. Questo è contrario alla fede. (Bristow)

[BIBLIOGRAFIA]

29. Cum fores essent clausæ: januis clausis, greco: ton thuron kekleismenon. Vedi Sant'Ambrogio, nel Sal. cxviii.; Sant'Agostino, tratto. 121. in Giovanna. De Agone Cristiano, cap. 24. 4. 6. pag. 257. Epist. ad Volusianum. T. 3. pag. 405, dove dice, demus Deum aliquid posse, quod nos fateamur investigare non posse. In talibus rebus tota ratio facti est potentia facientis. Vedi San Cirillo in questo luogo, lib.

xii. P. 1092, 1103 e 1107. San Giovanni Crisostomo, hom. lxxxv. P. 315. Lat. ed. e casa. lxxxvii. ed. Ben. P. 520, greco: to gar outo lepton kai kouphon os kekleismenon eiselthein ton thuron. &C. Vedi San Girolamo, ad Eustochium nell'Epitaffio. Paulae. T. 4. pag. 685. e lib. io. cont. Giovin. T. 4. pag. 178; San Leone, sermone. io. de Risurre.; Sant'Epifanio, lei. lxiv. P. 593. Ed. Petava. &C.

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