Simone, figlio di Giovanni, mi ami tu più di costoro? Cioè, più di chiunque di questi mi ami. Cristo pone tre volte questa domanda a san Pietro, affinché questa triplice protesta d'amore, dice sant'Agostino, possa corrispondere al suo triplice rinnegamento. San Pietro non rispose che lo amava più degli altri, cosa che non poteva conoscere, ma modestamente disse: sì, Signore, tu sai che ti amo: e la terza volta tu conosci tutte le cose, e i cuori di tutti uomini, tu sai quanto ti amo.

Ad ogni protesta, Gesù rispondeva, pasci i miei agnelli; e la terza volta pasci le mie pecore. Nutrire, nello stile delle Scritture, è guidare, governare e governare. S. Ambrogio e alcuni altri si accorgono, come se per agnelli si intendesse il popolo, e per pecore, coloro che vi sono posti sopra, come vescovi, sacerdoti, ecc. ma altri non fanno tale differenza in questo luogo, tra agnelli e pecore, solo per comprendere tutti i membri della Chiesa di Cristo, di qualsiasi condizione, anche il resto degli apostoli.

Perché qui Cristo diede a san Pietro quel potere che gli aveva promesso (Matteo xvi. 18.), cioè fece ora san Pietro capo[1] di tutta la sua Chiesa, come aveva insinuato al primo incontro, quando sant'Andrea lo condusse al nostro Salvatore, quando cambiò il suo nome da Simone in Pietro: ancora, quando lo scelse, e lo fece primo dei suoi dodici apostoli; ma in particolare, quando ha detto, tu sei Pietro, (una roccia) e su questa roccia edificherò la mia Chiesa, ecc.

Per questo motivo la Chiesa cattolica, fin dai primi secoli, ha sempre riverito e riconosciuto il potere supremo dei successori di San Pietro, in spirituals, su tutte le Chiese cristiane. Ciò risulta anche dagli scritti di Tertulliano, di sant'Ireneo, di san Cipriano, dei più grandi dottori e vescovi, sia d'occidente che d'oriente, di san Girolamo, di sant'Agostino, di san Giovanni Crisostomo, in diversi luoghi, dei primi Concili generali, particolarmente del grande Concilio di Calcedonia, &c.

(Witham) --- Simone (figlio) di Giovanni. Il nome del padre è qui aggiunto, per discriminarlo da Simone Taddeo, affinché tutti sappiano che la cura suprema della Chiesa universale non è stata data a nessun altro apostolo che a Pietro. Questo Simone di Giovanni è lo stesso di Simone Bar-jona. Vedi Matteo xvi. 17. (Menochio) --- S. Pietro aveva rinunciato tre volte al suo padrone; e Gesù, per dargli occasione di riparare la sua colpa con una triplice confessione, tre più volte gli chiese, se lo amasse più di questi? Che, come osserva sant'Agostino, colui che aveva negato tre volte per paura, potesse confessare tre volte per amore. (Calma)

[BIBLIOGRAFIA]

Ha fatto San Pietro capo di tutta la sua Chiesa. Cfr. Tertulliano, lib. de pudicizia, p. 556. Ed. Rig. dove chiama il successore di San Pietro, Pontificem Maximum, & Episcopum Episcoporum; Sant'Ireneo, lib. iii. cap. 3; San Cipriano, ep. 55. pag. 84, ed. Rig. Navigare audent & ad Petri Cathedram, atque ad Ecclesiam principalem. Vedi San Girolamo, epist. lvii. e lviii. P. 175. nov. ed. Sant'Agostino.

--- San Giovanni Crisostomo in questo luogo, hom. lxxxviii. P. 525. nov. ed. Cur. aliis prætermissis (Petrum) alloquitur? risponde, in greco: ekkritos en ton Apostolon, kai stoma ton matheton, kai koruphe tou chorou, c\'9ctus illius caput.... fratrum præfecturam suscipe; Greco: egcheirizetai dieci prostasian ton adelphon. E poco dopo, p. 527. ponendo l'obiezione, perché S. Giacomo, e non S.

Pietro, fatto vescovo di Gerusalemme, risponde; perché San Pietro doveva essere su tutto l'universo; Greco: tes oikoumenes echeirotonese, &c. Lo stesso san Giovanni Crisostomo, lib. ii. de Sacerd. cap. 1. tom. 1. pag. 372. nov. ed. Ben. qua de causa ille sanguinem effudit suum? certe ut oves eas acquireret, quarum curam tum Petro, tum Petri Successoribus committebat. --- Conc. Calcato. Laboratorio. tom.

4. pag. 565. Così scrive il Concilio a S. Leone; omnibus constitutus interpres, quibus tu quidem tanquam caput membris præeras, &c. Greco: pasin ermeneus kathestamenos, &c. E pag. 368. Petrus per Leonem ita locutus est; Greco: Petros dia Leontos tauta exephonesen. Vedi Annotazione per Matteo xvi. ver. 18.

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