Commento Cattolico di George Haydock
Giovanni 5:39
Oppure, scruti le Scritture: ( scrutamini; greco: ereunate). Non è un comando per tutti leggere le Scritture; ma un rimprovero ai farisei, che leggendo le Scritture come facevano, e pensando di trovare in esse la vita eterna, non avrebbero accolto colui al quale tutte quelle Scritture hanno dato testimonianza, e per mezzo del quale solo avrebbero potuto avere quella vera vita. (Challoner) --- Questa speranza è la causa e il motivo che porta a questo studio; e la vita eterna è il fine che in essa si propongono.
Quindi, dal contesto e dal modo di argomentazione utilizzati, l'indicativo, cerca, invece dell'imperativo, cerca, è meglio supportato. I cattolici sono ingiustamente accusati di privare i fedeli dell'uso delle sacre Scritture. Il concilio di Trento, (Sessione v. canon i. de reform.) fa questa condizione; che nelle chiese dove esiste un prebendario, o beneficio, riservato alle lezioni sulla Sacra Scrittura, i vescovi, ecc.
obbligherà coloro che hanno tale beneficio a esporre loro stessi le sacre Scritture, se sono all'altezza del dovere; oppure, da un proprio supplente, scelto dal Vescovo o dall'Ordinario del luogo. Anche nei monasteri di monaci è prescritto che, se gli abati trascurano, i vescovi dei luoghi ne obblighino l'obbedienza; e nei conventi dove si possono convenientemente proseguire gli studi, sia nominato anche un docente di Scrittura, da scegliersi tra i più abili professori.
Inoltre nelle pubbliche università, dove non è stata istituita questa onorevole e più necessaria di tutte le lezioni, lo provveda la pietà e la carità dei principi e dei governi religiosi; affinché la fede cattolica sia difesa e rafforzata, e la sana dottrina sia protetta e propagata. E dove la lezione è stata istituita, ma interrotta, sia ristabilita. Inoltre, nessuno doveva essere nominato a questo ufficio, la cui vita, i costumi e la cultura non fossero stati esaminati e approvati dal Vescovo del luogo, ecc.