Pizzo, ( licio;) "la trama della trave", &c. Ebraico, "la rete, (14) e lei l'ha fissata ", &c. Il testo originale è qui imperfetto. (Haydock) --- I Settanta hanno conservato diciotto parole, che sono state omesse in ebraico, "la rete, (e le ha fissate con uno spillo al muro, allora sarò debole e sarò come un altro uomo. (14) E avvenne che, quando dormì, Dalilia prese sette riccioli della sua testa e li intessò con una tela) e li fissò con uno spillo (al muro) e disse:" &c.

(Kennicott, Diss. ii.) --- La Vulgata esprime l'intera idea in meno parole: ma l'ebraico lascia imperfetta la proposta di Sansone. È osservabile che l'edizione di Grabe della Settanta alessandrina non ha alcun segno di ridondanza; donde si potrebbe supporre che ai tempi di Origene, (di cui si sforza di esibire i segni) l'ebraico fosse d'accordo con la versione greca: ma il versetto 14 è alquanto diverso dalla copia vaticana, che è stata data sopra.

--- "E Dalila (così la chiama sempre la Settanta) lo fece addormentare; ( greco: ekoimisen, come [in] ver. 19, (Haydock) forse dandogli qualche pozione, con cui le persone del suo carattere sono spesso fornite ; Salien) e tesseva i sette riccioli della sua testa con la lana, ( greco: ektaseos) e li fissò con i perni di legno nel muro," &c. (Haydock) --- Il testo ebraico è soggetto a molte difficoltà, dice Calmet; "Se farai un fazzoletto di sette riccioli della mia testa con il velo che intesserai, e lo fisserai a un chiodo, diventerò debole come un altro uomo: o, se intrecciare insieme i miei capelli e il mio filo", &C. Gli antichi erano soliti tessere in piedi. Probabilmente Sansone era steso a terra, mentre Dalila recitava questa farsa. (calma)

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