Commento Cattolico di George Haydock
Luca 16:9
Fatevi degli amici, ecc. Non che siamo autorizzati a fare torto al prossimo, a dare ai poveri: il male non si fa mai, perché ne derivi il bene. (San Tommaso d'Aquino) --- Ma siamo esortati a fare dei poveri nostri amici davanti a Dio, sollevandoli con le ricchezze che giustamente ci appartengono, ma che sono chiamate mammona dell'iniquità, perché solo l'uomo iniquo li stima come ricchezza, su cui ripone i suoi affetti; mentre le ricchezze dei virtuosi sono del tutto celesti e spirituali.
(Sant'Agostino, de quæst. Evang.) --- Della mammona dell'iniquità. Mammona è una parola siriaca per ricchezza; e così si potrebbe tradurre, delle ricchezze dell'iniquità. Le ricchezze sono chiamate ingiuste, e le ricchezze di iniquità, non per se stesse, ma perché molte volte sono occasione di ingiustizie e di ogni sorta di vizi. (Witham) --- Mammona significa ricchezza. Sono qui chiamati la mammona dell'iniquità, perché spesso mal ottenuti, mal elargiti o occasione di male; e nel migliore dei casi sono solo mondane e false: e non le vere ricchezze di un cristiano.
--- Possono ricevere. Da ciò vediamo che i poveri servitori di Dio, che abbiamo sollevato con le nostre elemosine, possano d'ora in poi, per loro intercessione, portare le nostre anime in cielo. (Challoner) --- Potrebbero riceverti nei loro tabernacoli eterni. Che bel pensiero questo! Che consolazione per il ricco, quando si avvicinano i termini della sua esistenza mortale, pensare che avrà tanti avvocati per invocare la sua ammissione nelle dimore eterne del riposo, quanti si è fatto amico tra i poveri alleviando i loro temporali vuole.
I ricchi danno ai poveri tesori terreni, questi ultimi restituiscono in compenso la felicità eterna e infinita. Quindi dobbiamo dedurre che il vantaggio è tutto dalla parte del donatore; secondo la parola del Signore, più felice è la condizione di chi dona che di chi riceve. (Fienile)