Offendi contro di te. San Giovanni Crisostomo, sant'Agostino e san Girolamo capiscono da questo versetto che l'infortunato deve andare ad ammonire suo fratello. Altri intendono contro di te, intendere in loro presenza, oa tua conoscenza, perché la correzione fraterna è dovere, non solo quando il nostro fratello ci offende, ma anche quando offende il prossimo, e tanto più quando offende Dio.

È inoltre un dovere non peculiare del ferito, ma comune a tutti. Quando il reato non è personale, i nostri consigli saranno meno interessati. Questo precetto, sebbene positivo, è solo obbligatorio, quando può giovare al fratello, poiché la carità è l'unico motivo per osservarlo. Pertanto, non solo può, ma deve essere omesso, quando è probabile che ne derivi l'effetto contrario, sia per la perversione del peccatore, sia per le circostanze dell'ammonitore. (Giansenio)

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