Commento Cattolico di George Haydock
Matteo 20:3
Circa la terza ora. Come gli ebrei dividevano le loro notti in quattro veglie, ciascuna veglia comprendeva tre ore, così dividevano i loro giorni in quattro ore maggiori, dall'alba al tramonto, e ciascuna di queste grandi ore conteneva tre ore minori; sicché l'intera giornata, dall'alba al tramonto, consisteva in 12 ore, come anche la notte. La prima delle grandi ore, comprendendo le prime tre ore minori, conteneva metà dello spazio tra il sorgere del sole e il mezzogiorno; e la fine di questo tempo fu chiamata l' ora terza.
La grande ora successiva fu da quell'ora fino a mezzogiorno, chiamata ora sesta. L'ora grande successiva conteneva metà del tempo tra mezzogiorno e il tramonto del sole, la cui fine era chiamata l' ora nona. La quarta grande ora comprendeva le ultime tre ore minori rimanenti fino al tramonto, così che alla fine dell'undicesima ora, qui menzionata, il ver. 6, cominciava l'ultima ora minore delle dodici ore del giorno; di cui disse il nostro Salvatore (Giovanni XI.
9,) non ci sono dodici ore nel giorno? --- Quanto al senso morale della parabola, dal giorno è comunemente esposto tutto il tempo dalla creazione alla fine del mondo, e così si calcola la terza ora da Adamo a Noè; il sesto da Noè ad Abramo; il nono da Abramo a Mosè; e dal nono all'undicesimo fu da Mosè fino alla venuta di Cristo; e il tempo da Cristo alla fine del mondo, è l'ora 12.
Altri interpreti, di giorno in giorno capiscono la vita umana; ea seconda delle ore, l' infanzia, la giovinezza, l'età della virilità, la vecchiaia e l'ultima ora dell'età decrepita dell'uomo. Dio è padrone e dispensatore di tutto, che per sua grazia chiama alcuni prima, altri dopo. La piazza del mercato, in cui gli uomini si trovano così spesso oziosi, quanto alla grande preoccupazione della loro salvezza eterna, è il mondo. Lo scopo di questa parabola era di mostrare che i Gentili, sebbene chiamati più tardi dei Giudei, dovevano essere resi partecipi delle promesse fatte ai Giudei; questo è anche il senso del versetto 16, dove si dice: gli ultimi saranno primi, e i primi ultimi. (Conam)