sbagli. I sadducei sbagliavano nel supporre che non ci sarebbe stata risurrezione, o se c'era, che lo stato futuro sarebbe stato come il presente. Incapaci di concepire nient'altro, si credevano giustificati nel concludere che l'anima non sarebbe sopravvissuta al corpo. Se avessero conosciuto le Scritture, non sarebbero caduti in questo errore; poiché in esso si trovano abbondanti testimonianze di una risurrezione, come Giobbe xiv e xix, Isaia xxvi, Ezechiele xxxvii, Daniele xii.

Anche la potenza di Dio, se avessero prestato sufficiente attenzione a questa considerazione, avrebbe insegnato loro la stessa verità. Non può essere difficile per quella potenza, che dal nulla ha creato e formato tutte le cose, resuscitare il corpo dopo che è stato ridotto in cenere: né impossibile preparare in uno stato futuro ricompense e godimenti superiori e ampiamente diversi da qualsiasi cosa che si vede nella nostra attuale fase di esistenza. (Giansenio)

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