Commento Cattolico di George Haydock
Matteo 23:35
Dal sangue di Abele, &c. Non che gli ebrei, ai quali Cristo parlò, dovessero essere puniti per delitti che essi stessi non hanno commesso né più severamente di quanto essi stessi meritassero; ma parla del popolo ebraico che, mettendo a morte il suo Messia, dovrebbe in breve colmare il numero dei suoi peccati; affinché Dio distruggesse tutta la loro nazione, come se il sangue di Abele e dei profeti ingiustamente assassinati fosse sceso su di loro subito.
Vedi Maldonato. --- Di Zaccaria, figlio di Barachia. [2] Alcuni pensano che fosse Zaccaria, annoverato tra i profeti minori, il cui padre si chiamava Barachia; ma non leggiamo che sia stato assassinato in questo modo. L'opinione più comune è che qui si intenda Zaccaria, il quale, predicando al popolo, (2 Paralipomenon xxiv. 20,) fu lapidato proprio nel luogo dove ora Cristo stava parlando.
Ma là è chiamato figlio di Joiada, e non di Barachia. Alcune congetture che suo padre avrebbe potuto avere entrambi i nomi; e ci dice san Girolamo, che in una copia antica di san Matteo, chiamata il Vangelo dei Nazareni, trovò questo Zaccaria, di cui parla il nostro Salvatore, chiamato figlio di Joiada. (Witham) --- San Girolamo fornisce un'altra ragione per cui avrebbe potuto essere chiamato figlio di Barachia, e non figlio di Joiada, e questo è per lodare la santità del padre; poiché Barachia è interpretato il benedetto del Signore.
Altri suppongono che fosse l'11° dei 12 profeti; ma non è detto che fu ucciso tra il tempio e l'altare. Alcuni ipotizzano che fosse il padre del Battista, raccogliendo dagli scritti apocrifi che fu ucciso per aver predicato l'arrivo del Redentore: ma che fosse figlio di Joiada, altrimenti chiamato Barachia, è opinione comune. (San Girolamo) --- Che su di te possa venire, ecc.
Non che dovessero soffrire più di quanto i loro stessi peccati meritassero riccamente; ma che la giustizia di Dio cadesse ora su di loro con una tale vendetta finale una volta per tutte, da comprendere tutti i diversi tipi di giudizi e punizioni, che in qualsiasi momento erano stati inflitti prima per lo spargimento di sangue giusto. (Sfidante)
[BIBLIOGRAFIA]
In Evangelio quo utuntur Nazareni, pro filio Barachiæ, filium Joiadæ reperimus Seriptum.