Commento Cattolico di George Haydock
Matteo 24:15
L'abominio della desolazione fu dapprima in parte compiuto da diverse profanazioni del tempio, come quando l'immagine di Cesare fu posta nel tempio da Pilato, e la statua di Adriano nel santo dei santi, e quando furono tolti i sacrifici; ma sarà adempiuto più completamente dall'Anticristo e dai suoi precursori, quando cercheranno di abolire il santo sacrificio della messa. S. Ippolito, nel suo trattato de Anti-Christo, citato da Eusebio, S.
Gerolamo e Fozio, così scrivono: "Le chiese si lamenteranno con grandi lamenti, perché non si faranno oblazioni, né incensi, né adorazioni grate a Dio... In quei giorni la liturgia (o la messa) sarà trascurata, cesserà la salmodia, non si udrà la recita della Scrittura». --- Il profeta Daniele (xii. 11.) calcola il regno dell'Anticristo, dal momento in cui il sacrificio quotidiano sarà tolto; il che da abili commentatori intende del sacrificio della messa, che l'Anticristo cercherà di sopprimere.
--- L'abominio della desolazione, [2] o l'abominevole desolazione. Invece di queste parole, leggiamo in San Luca, (xxi. 20.) Quando vedrai Gerusalemme circondata da un esercito. Cristo ha detto sia l'uno che l'altro. Ma le parole di san Luca sembrano darci un segno più della rovina di Gerusalemme, che della fine del mondo. --- Di cui parla Daniele, il profeta. Il senso è, quando vedrai quella stessa profezia di Daniele letteralmente adempiuta in seguito.
Quanto segue nella profezia di Daniele, conferma questa esposizione; quando il profeta aggiunge che la desolazione durerà fino alla fine; che gli ebrei da allora non saranno più il popolo di Dio, per aver rinnegato il loro Messia; e che metteranno a morte il Cristo. Ma che cos'era allora questa desolazione, che nel versetto seguente doveva essere un segno per i cristiani di fuggire dalla Giudea? Alcuni la raccontano dell'esercito pagano romano, avvicinandosi e investendo Gerusalemme, chiamata la città santa.
Altri comprendono la profanazione del tempio, operata dagli stessi ebrei, poco prima dell'assedio di Vespasiano; quando i dissensi civili, quelli chiamati Zeloti, si erano impossessati del tempio, e avevano posto le loro macchine belliche sui pinnacoli; e almeno una parte del tempio fu contaminata con i cadaveri di coloro che vi erano uccisi. Fu in quel tempo che i cristiani, secondo l'ammonimento di Cristo, lasciarono Gerusalemme e la Giudea, e fuggirono a Pella, al di là del Giordano. Vedi Eusebio, lib. iii. Hist. cap. v. (Witham)
[BIBLIOGRAFIA]
Abominio desolato. Greco: Bdelugma tes eremoseos. Le stesse parole sono nella Settanta, Daniele IX. Vedi San Girolamo in questo luogo, e San Giovanni Crisostomo, hom. lxxvi. e lxxvii. in Matt.