Commento Cattolico di George Haydock
Matteo 4:2
Gesù volle manifestare una certa debolezza corporea, derivante dal suo continuo digiuno, affinché il diavolo si avventurasse a tentarlo; e dopo un digiuno di 40 giorni e 40 notti ebbe fame. (Haydock) --- Cristo conosceva bene i pensieri del malvagio demonio e il suo grande desiderio di tentarlo o metterlo alla prova. Il diavolo aveva saputo che era venuto al mondo dai canti degli angeli alla sua nascita, e dalla bocca dei pastori e di S.
Giovanni Battista. Digiunare per 40 giorni senza avere fame era certamente molto al di sopra della forza dell'uomo, ma avere fame in qualsiasi momento non è coerente con Dio; per questo motivo il nostro benedetto Salvatore, per non dichiarare manifestamente la sua divinità, ebbe poi fame. (Sant'Ilario) --- Su questo esempio, oltre a quello di Mosè ed Elia, che digiunarono anche loro per 40 giorni, il digiuno di Quaresima fu istituito dagli apostoli, e va necessariamente osservato secondo il consenso generale di gli antichi Padri.
San Girolamo (ep. liv. ad Marcel.) dice, si digiuna 40 giorni, o si fa una Quaresima in un anno, secondo la tradizione degli apostoli. Sant'Agostino (serm. lxix.) dice, per la dovuta osservanza della Quaresima, gli empi sono separati dai buoni, gli infedeli dai cristiani, gli eretici dai cattolici. Il nostro Salvatore ha digiunato 40 giorni, non perché ne avesse bisogno, come noi, per sottomettere le membra ribelli del corpo, che bramano contro lo spirito, ma per dare l'esempio alla nostra imitazione.
(Haydock) --- Un'altra ragione potrebbe essere quella di impedire le osservazioni capziose degli ebrei, che potrebbero obiettare che non aveva ancora fatto ciò che avevano fatto il fondatore della loro legge, Mosè, e dopo di lui Elia. (Palacio in Mat.)