Luogo. In Samaria. In ebraico, il bel posto è espresso dalla parola Shaphir, che alcuni prendono per il nome proprio di una città. (Challoner) --- Si pensa che San Girolamo abbia dato il senso a diversi nomi propri, (Calmet) o questo è stato fatto nella Vulgata da qualche altro. Nell'edizione delle sue opere (1533 d.C.) si legge: "La dimora di Saphir passa da te: non è uscita colei che abita Sennan.

La casa di Asel riceverà," &c. (Haydock) --- Saphir o Diocesarea era un luogo forte (Josephus, Jewish Wars II. 37.) della Galilea, dove si trovava anche Saanan, Judges iv. 11. Haetsel può denotare "le vicinanze." (Calmet) --- Le persone non cercheranno di confortare i loro vicini, essendo esse stesse sotto i più grandi allarmi. (Haydock) --- Avanti. Cioè, coloro che dimoravano nei confini non si sono fatti avanti, ma si sono mantenuti se stessi dentro, per paura.

--- Adiacenti, cioè, la Giudea e Gerusalemme, vicine di Samaria e complici dei suoi peccati, parteciperanno anche al suo lutto e alla sua calamità: sebbene avessero finto di stare da sole, confidando nella loro forza. (Challoner) --- Tutti gli abitanti saranno condotti in cattività nudi. (Fienile)

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