Romani 3:1

_Quale vantaggio allora? &C. L'apostolo, per non offendere gli ebrei, insistendo troppo a rimproverarli, volge il suo discorso ai vantaggi che finora hanno avuto sopra le altre nazioni. In primo luogo, che le parole di Dio, quegli oracoli divini, le rivelazioni, le promesse nelle Scritture, fossero... [ Continua a leggere ]

Romani 3:4

_Solo Dio è essenzialmente vero. Tutti gli uomini a loro titolo sono soggetti a menzogne ​​ed errori: tuttavia Dio, che è la verità, manterrà la sua promessa di custodire la sua Chiesa in tutta verità. Vedi San Giovanni, xvi. 13. (Challoner) --- Il testo greco ha "che Dio sia vero;" cioè che tutti g... [ Continua a leggere ]

Romani 3:5,6

_Ma se la nostra ingiustizia, ecc. S. Paolo fa qui questa obiezione, che se i peccati e le iniquità degli uomini rendono lodevole la giustizia di Dio, cioè rendono più evidente e conosciuta la sua giustizia; Se la verità di Dio, quanto alle sue promesse, è più scoperta, lodata e glorificata dalle no... [ Continua a leggere ]

Romani 3:9

_Che cosa allora noi ebrei superiamo i gentili? Volge di nuovo il suo discorso contro i Giudei, mostrando che sono stati peccatori, oltre ai Gentili, nonostante i particolari favori che Dio aveva fatto a loro, e non ai Gentili: questo lo prova dai salmi; e (vers. 19.) mostra che queste cose furono d... [ Continua a leggere ]

Romani 3:10

_Non c'è nessun uomo giusto, vale a dire. virtù o della legge di natura, o della legge di Mosè; ma solo per fede e grazia. (Challoner) --- L'apostolo qui adduce una serie di passaggi dell'antica Scrittura, per convincere sia gli ebrei che i gentili, che nessuno di loro era giusto, né aveva alcun tit... [ Continua a leggere ]

Romani 3:17

Dice sant'Agostino che per legge degli atti si intende ciò che ci insegna ciò che dobbiamo fare: per legge della fede si intende la fede stessa, che ci ottiene la grazia di compiere ciò che la legge richiede. La legge dell'azione, dunque, è l'antica legge, che contiene il precetto; la legge della fe... [ Continua a leggere ]

Romani 3:19

_E tutto il mondo può essere assoggettato a Dio. Cioè, Dio ha permesso questi peccati in tutti gli uomini, affinché la santificazione e la salvezza provengano solo da Cristo, il Redentore di tutti gli uomini, affinché né l'ebreo né il gentile siano giustificati, ma dal dono libero e liberale della s... [ Continua a leggere ]

Romani 3:20

Alla fine di questo capitolo, l'apostolo mostra che i Giudei non possono essere veramente giustificati e santificati dalle sole _opere della legge scritta di Mosè; che la conoscenza del peccato, o di ciò che è peccaminoso, veniva dalla legge, ma se non osservavano i precetti della legge, questa cono... [ Continua a leggere ]

Romani 3:25

[BIBLIOGRAFIA] Quem proposuit Deus propitiationem, _greco: ilasterion. Alcuni leggono propitiatorium, come lo trovo nel Concilio di Trento, Sessione 6. cap. ii._... [ Continua a leggere ]

Romani 3:29

L'apostolo qui ci dice che tutti gli uomini sono le creature di Dio Onnipotente e destinati alla felicità eterna. Né era necessario essere incorporati agli ebrei mediante la circoncisione, per essere resi partecipi della giustizia di Dio. (Esto)... [ Continua a leggere ]

Romani 3:30

_Dio che giustifica la circoncisione, e anche l'incirconciso per fede; cioè dalla fede e religione della nuova legge, o da una fede operante nella carità, e unita a buone parole che procedono dalla fede. Cfr. Concilio di Trento, Sessione 6. cap. viii. «Quando l'apostolo dice che un uomo è giustifica... [ Continua a leggere ]

Romani 3:31

_Distruggiamo allora la legge mediante la fede? No: ma noi stabiliamo la legge. Vedi le parole di Cristo: (Matteo v. 17.) 1. Perché le figure ei tipi della legge di Mosè e le predizioni dei profeti si sono adempiute. 2. Perché ora si insegna ai cristiani ad adempiere i precetti morali, e la parte pr... [ Continua a leggere ]

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