Eccesso. Settanta, "nella mia estasi". Ebraico, "fretta". Protestanti, "costernimento". (Symmachus) (Haydock) --- In improvviso pericolo ho esclamato che tutto era perduto; ma Dio subito mi ha sollevato. Così preparò Davide per la sua posizione elevata; avendogli insegnato con l'afflizione ad avere pietà degli altri. (Calma) --- Provò per un momento una sorta di diffidenza, prima che avesse il tempo di riflettere. Ma al momento si è rivolto a Dio.

Un commentatore protestante, che, in generale, è molto guardingo nelle sue espressioni, e che applica tutto questo salmo al Messia, qui cade in un orribile errore, che sembra aver preso in prestito da Calvino: "Il Messia", dice, era sperimentare una volta ciò che i dannati sentiranno per sempre. Poiché la punizione dei dannati consiste propriamente nella costernazione e nel dolore che proveranno, nel vedersi separati per sempre dalla vista di Dio.

Egli confuta se stesso, dicendo che Gesù Cristo ci ha mostrato come pregare, quando siamo abbandonati allo stesso modo. Qualcuno sperimenta qui il tormento dei dannati? o Gesù potrebbe mai essere oggetto dell'odio di Dio? Sarebbe bastato per dire che era privo di ogni soccorso esteriore, e sentiva interiormente quei tormenti di cui parla il vangelo. (Berthier) --- Occhi. Questo parlava con grande agonia della mente, che avrebbe poi ricordato, come il santo Giobbe, cap. .iii., e xlii. (Worthington)

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