Commento popolare di Kretzmann
1 Giovanni 2:6
Colui che dice di dimorare in lui deve anche lui stesso camminare così come ha camminato.
La fede in Cristo Salvatore conferma, stabilisce, la comunione che abbiamo con Lui e il nostro Padre celeste. Il risultato è una conoscenza viva di Cristo: E in questo possiamo scoprire che lo conosciamo, se osserviamo i suoi comandi. Una mera conoscenza esterna e fredda di Dio, una mera conoscenza di base della Sua essenza e proprietà, non è vera fede e non porterà frutto. Una concezione genuina di Dio è quella che riconosce Dio e confida in Lui come il Padre celeste riconciliato con noi in Cristo e amandoci per amor Suo.
Se viviamo secondo i comandi di questo Padre celeste, se facciamo ciò che la Sua santa volontà desidera da noi, allora possiamo prendere questo fatto come prova che possediamo la giusta conoscenza di Dio. La nostra vita di cristiani è il segno della nostra comunione con Dio.
Gli ipocriti, quindi, ei credenti solo di nome dovrebbero stare attenti: chi dice: "Lo conosco" e non osserva i suoi comandi, è un bugiardo, e in questa persona la verità non lo è. Dio vuole una genuina osservanza della Sua volontà. Detesta la falsità e l'ipocrisia. Una semplice professione esteriore di fede, un semplice grido: "Signore, Signore", può fare l'impressione desiderata sugli uomini, soprattutto perché si possono imitare le buone opere autentiche.
Dio esamina molto da vicino la condizione delle opere; Conosce il motivo che spinge ogni parola e azione di ogni persona. L'ipocrita può ingannare gli altri, ma non può davvero ingannare se stesso, ei suoi sforzi per ingannare Dio sono vani e stolti. L'ipocrita, il semplice cristiano con la testa e la bocca, è un bugiardo, non sa veramente cosa sia la verità; si è allontanato così tanto dall'onesto cristianesimo che tutti i suoi pretesi sforzi non gli giovano a nulla.
Del vero, onesto cristiano scrive san Giovanni: Ma chi osserva la sua Parola, in questa persona l'amore di Dio è veramente compiuto; in questo sappiamo che siamo in Lui. Dalla conoscenza di Dio nella fede sgorga il vero amore di Dio. Questo amore trova la sua espressione in questo, che il cristiano custodisce la Parola di Dio, che noi facciamo ciò che sappiamo essere la sua volontà, che ci asteniamo da tutto ciò che è contrario alla sua volontà.
Se questo è il nostro atteggiamento, se questo si manifesta in tutta la nostra condotta, in tutta la nostra vita, allora il nostro amore verso Dio è veramente perfetto, rende conto di sé proprio, vivo, presenta una prova inequivocabile della giusta condizione del nostro cuore. Una vera vita cristiana è segno di comunione con Dio, mostra che la nostra vita è legata a Lui, che da Lui otteniamo tutta la nostra forza.
Ne segue, quindi, come dice san Giovanni: Chi dice di dimorare in lui ha anche l'obbligo di comportarsi come si è comportato. La comunione con Dio in cui entriamo per fede non è questione di poche ore o giorni, ma è una forza viva e permanente nella vita del cristiano. Il cristiano vuole rimanere in comunione con Dio, della cui meravigliosa influenza ha avuto un assaggio.
Per questo prende a esempio la vita e la condotta di Cristo e cerca con tutta la forza che gli è stata data dalla fede di seguire le sue orme. La vita di Cristo è il modello, il modello; le nostre devono essere almeno imitazioni fedeli del Suo modo esemplare di vivere e di comportarsi. Tutta la vita cristiana è dunque obbedienza al comando di Dio. Questa obbedienza è il risultato della vera comunione con Dio e ne è il segno e l'evidenza. E tutto si basa sulla certezza del perdono dei peccati.