se è così, avete gustato che il Signore è misericordioso.

L'apostolo continua qui le ammonizioni che iniziò nel capitolo 1, ponendo l'antica vita malvagia dei non convertiti in opposizione alla santificazione dei credenti: Deponendo, quindi, ogni malvagità, ogni inganno, ipocrisia e invidia, e ogni calunnia, come i bambini appena nati bramano il latte spirituale, genuino, affinché per mezzo di esso tu possa crescere verso la salvezza. I peccati che l'apostolo menziona nel primo versetto sono caratteristici dello stato non convertito, ma sono incompatibili con la vera santificazione.

C'è la malvagità, o la malizia, il cui scopo costante è quello di nuocere al prossimo. C'è, come espressione di questa malizia, l'astuzia, che cerca di raggiungere il suo oggetto egoistico ingannando il prossimo; l'ipocrisia, che assume sempre una veste per mascherare la reale condizione del cuore e della mente; l'invidia, che rimprovera al prossimo tutto ciò che la bontà o la misericordia del Signore gli ha dato; e, come culmine di tutte, calunnie, calunnie, discorsi abilmente composti che hanno lo scopo di sminuire il buon nome del prossimo.

Tutti questi vizi vanno messi da parte, rimandati, perché interferiscono con la crescita della santità del cristiano e certamente uccideranno la fede nel suo cuore. Invece, i veri credenti si troveranno come bambini appena nati, come lattanti. Perché come un bambino sano a quell'età è desideroso del suo nutrimento, praticamente sempre affamato, così i cristiani dovrebbero avere un'insaziabile nostalgia del latte della Parola, del nutrimento che è il cibo proprio di tutti i credenti dalla loro conversione alla loro morte.

Questa Parola del Vangelo è un latte spirituale, che, come scrive Lutero, l'anima deve attingere e il cuore cercare; ed è un latte puro, non adulterato, va usato proprio come si trova nelle Scritture, senza la minima aggiunta della sapienza dell'uomo. Attraverso questo cibo mentale e spirituale, la Parola del Vangelo, avviene la crescita del cristiano, la crescita nella grazia, la crescita nella fede, la crescita nella santificazione, verso la salvezza. La Parola opera in noi pensieri, desideri e opere puri, santi, sani, ci dà la forza sia di volere che di fare secondo il beneplacito del nostro Padre celeste.

Per richiamare l'attenzione dei suoi lettori sull'importanza di questo alimento e della sua crescita, l'apostolo fa riferimento a un brano dell'Antico Testamento: Se, infatti, avete gustato quel buono è il Signore. Salmi 34:9 . Presume naturalmente che i cristiani abbiano goduto del cibo a cui si è riferito. Ma l'eccellenza di questo alimento è di per sé un incentivo per i credenti ad essere desiderosi di una giusta crescita spirituale.

Il primo assaggio della bontà, della gentilezza del Signore, come mostrato nella Parola della Sua grazia, è destinato a rendere il cristiano desideroso di più di questa meravigliosa benevolenza, di più di questa gloriosa notizia del perdono dei peccati attraverso Cristo. Così la fede che accoglie e sostiene Cristo viene accresciuta e rafforzata attraverso la Parola, e da questa forza scaturisce, a sua volta, un comportamento veramente giusto, vera bontà di cuore, benevolenza e benevolenza cristiana.

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