La seconda lettera generale di Giovanni
Si tratta di una lettera privata dell'apostolo Giovanni indirizzata "alla donna eletta e ai suoi figli", probabilmente membri di una delle congregazioni dell'Asia Minore. Può darsi che la parola tradotta "signora" sia un nome proprio e debba essere mantenuta come Kuria. Giovanni, definendosi anziano o presbitero, proprio come Pietro, 1 Pietro 5:1 , esprime la sua gioia che il destinatario ei suoi figli siano noti per la loro coerente condotta cristiana.
La supplica di camminare secondo i comandamenti di Dio, amando Dio ei suoi simili, mette in guardia contro i falsi maestri che negano il mistero della pietà e annuncia una visita anticipata. L'intera lettera respira lo spirito di intimità e di affetto fraterno che ha caratterizzato il rapporto tra i primi cristiani.