fanciulli, giovani della mezza adolescenza, di età compresa tra i sedici e i vent'anni, nei quali non c'era nessuna macchia, cioè nessun difetto fisico, in modo che fossero impeccabilmente belli, ma ben favoriti, essendo ciò ritenuto essenziale tra le nazioni orientali nel caso di quelli destinati al servizio giudiziario, e abili in ogni sapienza, con l'evidente talento di acquisire rapidamente conoscenza e abilità, e astuto nel sapere e nell'intendere la scienza, cioè con buon, sano giudizio e buon senso nell'applicare la conoscenza che possedevano e guadagnavano, e quanti avevano la capacità in loro di stare nel palazzo del re, di abituarsi ai modi e ai costumi della corte di un re,e al quale avrebbero potuto insegnare l'erudizione e la lingua dei Caldei, quella delle classi dotte del popolo babilonese. Il loro corso di studi comprenderebbe così tutto ciò che si insegnava nelle più alte scuole dell'Impero, e la loro formazione sarebbe quella de' più nobili giovani dell'Impero.

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