Fratelli, la grazia di nostro Signore Gesù Cristo sia con il vostro spirito. Amen.

Crocifisso per il mondo, ma vivo in Cristo e in Cristo, questa è la condizione dei credenti che sono diventati nuove creature per la forza rigeneratrice dello Spirito Santo. E quindi Paolo, in una dichiarazione calma, ma trionfante, grida: E quanti cammineranno secondo questa regola: pace su di loro e misericordia, sì, sull'Israele di Dio. Tutti i credenti accettano il principio formulato da Paolo in quanto è lo standard secondo il quale regolano la loro vita.

E su tutti costoro, come sul vero Israele di Dio, l'apostolo invoca pace e misericordia. La pace di Dio, che supera ogni comprensione, che assicura loro il giusto rapporto con Dio, Filippesi 4:7 , la pace con Dio per mezzo di nostro Signore Gesù Cristo, Romani 5:1 , è la benedizione che segue la fede nel Vangelo. Perché è stato reso possibile dalla misericordia di Dio, mostrata a noi poveri peccatori per amore di Suo Figlio, per mezzo del quale Egli ci perdona tutti i nostri peccati e ci accetta come Suoi cari figli.

Terminata così la sua esposizione della verità, Paolo ha un solo desiderio: d'ora in poi nessuno mi causi angustie, fastidiosi fastidi. Lo aspetta dai Galati, ed è sicuro che ascolteranno il suo appello, che non presteranno più attenzione ai maestri giudaizzanti. Perché in quanto a lui, udiva i segni, o le stigmate, del Signore Gesù nel suo corpo. Tali segni sono stati marchiati sul corpo per vari motivi, il riferimento qui è probabilmente al marchio della libertà posto sullo schiavo quando è stato venduto al tempio e quindi liberato dal suo padrone.

Paolo portava tali segni sul corpo, tutte le tracce, cicatrici, ferite e lividi delle varie persecuzioni che aveva dovuto sopportare nella sua vocazione apostolica. Anche qui era diventato come il suo grande Maestro.

E così conclude: La grazia di nostro Signore Gesù Cristo sia con il vostro spirito, fratelli. La grazia che è stata meritata dall'opera espiatoria di Cristo è il dono più alto che Dio può elargire, ed è la preghiera di Paolo che riempia il loro spirito, la loro mente, della calma certezza della salvezza, certezza che né i falsi maestri né tutti le forze del mondo potrebbero prenderli. L'ultima parola dell'epistola propriamente detta è il gentile e accattivante indirizzo "fratelli". La severità dell'intera lettera è mitigata da quest'unica parola, nella quale si esprime inalterato amore fraterno.

Riepilogo

L'apostolo mette in guardia contro l'esaltazione di sé e ogni manifestazione di egoismo, dipinge il suo amore in contrasto con l'ipocrisia dei falsi maestri e prega i Galati di tornare al proprio spirito di pace, affinché possano godere della misericordia del Signore.

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