E vi fu una carestia nel paese, oltre alla prima carestia che ci fu ai giorni di Abramo. E Isacco andò da Abimelech, re dei Filistei, da Gerar. Le avventure di Isacco, raccontate in questo capitolo, hanno i loro paralleli nella vita di Abramo e mostrano che la natura umana non cambia, ma rimane egoista e peccaminosa da una generazione all'altra. Avendo colpito Canaan una carestia, Isacco ritenne opportuno scendere nel paese dei Filistei, il cui titolo ereditario era il re Abimelech.

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