Quindi Pashur, in virtù del potere di polizia e giudiziario che gli era conferito, che credeva di dover esercitare in questo caso, percosse Geremia, il profeta, il cui ufficio è qui appositamente menzionato, e lo mise ai ceppi, un cinque fori strumento di tortura in cui erano conficcati il ​​collo, le due mani e i due piedi, che erano nella porta alta di Beniamino, la porta settentrionale nel cortile interno del tempio, che era nella casa del Signore.

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