Poiché avrà giudizio senza misericordia chi non ha mostrato misericordia; e la misericordia gioisce contro il giudizio.

Qui si fa emergere la solidarietà, l'unità della volontà di Dio. Infatti, in relazione al fatto che la preferenza carnale delle persone è una trasgressione della santa volontà di Dio, l'apostolo afferma: Infatti chi osserva tutta la legge, offende, però, in una sola cosa, si è reso colpevole di tutto. Qualcuno potrebbe obiettare che un'offesa del genere spiegata dall'apostolo in realtà non è stata di molto, che la colpa, se potesse essere designata così, sarebbe stata sicuramente trascurata da Dio.

Ma in realtà colui che trasgredisce, inciampa, si rende colpevole in ogni singolo punto relativo alla Legge di Dio, per quanto insignificante possa sembrare al confronto, è considerato un trasgressore di tutto. Profanare un comandamento significa aver infranto tutto.

Questo è ora illustrato: poiché colui che ha detto: Non commettere adulterio, ha anche detto: Non uccidere; se dunque non commetti adulterio, ma commetti omicidio, diventi trasgressore della legge. La volontà del Signore è una e non può essere divisa più di quanto possano essere divise la Sua essenza e le sue qualità. Sia l'adulterio che l'omicidio sono proibiti da Dio, e l'adultero non può offrire come scusa di non aver ucciso nessuno, né l'assassino può sottrarsi dichiarandosi colpevole di adulterio. In entrambi i casi la Legge è stata trasgredita; in entrambi i casi il colpevole è punito secondo la stessa regola, che dice che l'anima che pecca deve morire.

Il consiglio dell'apostolo quindi è: Così parlate e così agite come coloro che vogliono essere giudicati mediante la legge della libertà. I cristiani, in quanto cristiani, non sono sotto la legge, ma sotto la grazia. La loro vita di santificazione è governata dalla legge della libertà, cioè governano le loro parole e le loro azioni con il loro amore verso Dio, con il loro rapporto con il loro Padre celeste come Suoi cari figli. Poiché sono liberi e sono diventati i servitori della giustizia, trovano il loro diletto nel parlare e nell'agire come piace al loro Padre celeste e Cristo. È così, secondo questa norma, che i cristiani vogliono essere giudicati.

Coloro che non vogliono prestare attenzione a questo fatto saranno costretti a prestare attenzione all'avvertimento: poiché il giudizio è spietato per colui che non ha praticato la misericordia; ma la misericordia si vanterà davanti al giudizio. Se uno non pratica la misericordia e la carità in questa vita, anche nel comportamento verso il prossimo di basso grado, allora il giudizio gli negherà ugualmente la misericordia; sarà trattato secondo tutta la misura della giustizia e condannato.

Se, invece, un cristiano si è mostrato sempre misericordioso, pieno di carità verso tutti gli uomini in ogni circostanza, allora non deve temere il giudizio finale, ma può esultare al pensiero, poiché Dio, per la sua sconfinata misericordia , poi dispensare misericordia. Vedi Matteo 5:7 .

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